L’analisi del GP di Germania

Al Sachsenring ha vinto la tattica HRC e ha perso il team Yamana. Pawi si conferma re della pioggia davanti al primo podio di Locatelli.

La gara di metà stagione al Sachsenring è stata impegnativa, incerta e caratterizzata dal mutare di condizioni metereologiche che hanno imposto alle scuderie una riorganizzazione della tattica. Ha vinto Marc Marquez che, grazie alla strategia perfetta del suo box, ha indovinato le tempistiche e gli assetti portando a casa la sua settima vittoria in Germania. Sulla piazza d'onore è salito Cal Crutchlow, LCR Honda, autore di una gara esaltante dopo l'inzio difficile d'annata. I rivali in campionato hanno fallito dove HRC ha dominato. Il box Movistar Yamaha e Valentino Rossi hanno ritardato il cambio moto e montato mescole meno efficaci; il risultato: Rossi ha chiuso all’ottavo posto mentre Jorge Lorenzo è sembrato la copia sbiadita dello squalo che aveva dominato i test precampionato e alcune corse fino ad ora. Il terzo posto di Andrea Dovizioso segna la rimonta Ducati.

Marc Marquez, Repsol Honda: Tutto prefetto per il numero 93 nell’incertezza e nella confusione generale. Il leader della classifica iridata conferma sempre più il suo primato grazie alla tattica che gli consente di dominare la corsa. Sempre nelle posizioni di testa per tutto il fine settimana, su una pista che lo dava per netto favorito il meteo prova a rovinargli la festa. Domenica mattina cade durante un warm up segnato dalla pioggia battente e la gara si apre con lo stesso cielo plumbeo. Marquez fatica a causa di una gomma da bagnato anteriore troppo morbida ma al primo segnale che la situazioni climatica stava mutando imbocca la corsia dei box e cambia moto. La seconda RC213V monta mescola intermedia anteriore e slick al posteriore, un azzardo? Un errore? No. Dopo i rischi inziali la traiettorie si asciugano velocemente e quello del talento di Cervera è un ritmo che nessuno riesce ad eguagliare. È primo con la terza vittoria stagiona e zero DNF segnato fino ad ora. Sono 170 punti in classifica iridata, 48 in più di un Lorenzo e 59 lunghezze su Rossi. Il campionato è già finito?

Valentino Rossi, Movistar Yamaha: Il Dottore rallenta e a fine gara conquista pochi punti raggiungendo l’ottavo posto. Quello che doveva essere un fine settimana in crescendo si rileva un mediocre GP segnato dagli errori. Dopo le libere trova la quadratura e la sua M1 diventa competitiva sia sull’asciutto, sia sul bagnato, inoltre, la partenza dalla prima fila lo fa diventare automaticamente l’unico in grado ad invertire il pronostico a favore di Marquez. Ma la condizione della gara inaspettatamente sono miste e la strategia adottata dal team dei tre diapason pecca in tempistiche. Rossi resta in pista quando molti altri piloti, compreso Marquez, hanno già effettuato il cambio e sale su un prototipo con gomme intermedie. Si rivelerà lento senza riuscire a prendere il ritmo dei migliori e prova a tenere la sesta piazza ma non ci riesce. Come dichiarato dallo stesso, in quelle fasi nessuno aveva la certezza che le slick sarebbero state la scelta migliore. In attesa di GP più lineari le certezze per Rossi sono che la sua moto è competitiva, che lo stato di forma è dei migliori e che almeno il rivale Lorenzo non sta vivendo un periodo facile.

Jorge Lorenzo, Movistar Yamaha: Per il campione del mondo in carica la prima parte di stagione si chiude con una delusione. Termina la gara tedesca al quindicesimo posto dopo un fine settimana sempre troppo distante dalle posizioni che contano. Non è in condizione e la sua difesa della corona iridata ora appare difficile soprattutto visto lo stato di forma granitico di Marquez. Tra tre settimane si riparte, e per il numero 99 la musica deve essere ancora quella della vittoria per provare l’assalto al suo ultimo titolo con Yamaha.

Andrea Dovizioso e Andrea Iannone, Ducati Team: La scuderia italiana era data per sfavorita sulla pista sassone, Ducati non ha mai brillato al Sachsenring ma questa è la stagione delle novità e le moto di Borgo Panigale appaiono subito a loro agio, soprattutto in condizioni difficili: Iannone è secondo migliore del venerdì di libere ed autore del primo tempo nella FP4. In gara il pilota di Vasto anticipa tutti e sceglie l’assetto intermedio su una pista in rapido miglioramento, alla fine sarà quinto. Dovizioso invece da battaglia sin dalle prima fasi di corsa e strappa un meritato podio di carattere credendoci fino in fondo nel duello all’ultimo giro con Scott Redding, Octo Pramac. È il terzo posto, è il centesimo podio per la moto italiana e il secondo per il forlivese in questa stagione. Il Team è in ripresa e Iannone, ottavo in classifica iridata a due punti dal portacolori Avintia Hector Barbera, vede sempre più da vicino il primato tra i ducatisti.

Danilo Petrucci, Octo Pramac Yakhnich: Un altro sogno che si infrange sotto la pioggia, è questo il GP tedesco del pilota Fiamme Oro. Veloce per tutto il fine settimana, motivato e in pieno recupero dall’infortunio alla mano Petrucci domina per dieci giri la corsa in Sassonia. Sul bagnato il suo passo è nettamente il migliore e come ad Assen il finale potrebbe un trionfo, il primo nella classe regina. Questa volta non è l’ottima GP15 a tradirlo ma la curva 3, tra i punti a più alto tasso di cadute al Sachsenring. La strada è quella giusta, dopo la pausa estiva da riprendere.

Moto2™

Finale di gara simile a quella del connazionale di Octo Pramac per Franco Morbidelli. Il pilota Estrella Galicia 0,0 combatte, rimonta e si mette in testa ma la trappola della Cola Kurve è in agguato e il pilota romano finisce nella ghiaia. Avrebbe meritato di più in una gara conclusa con la vittoria di Johann Zarco, iridato in carica di Ajo Motorsport, pur in un inizio di stagione peggiore dell’anno scorso è il nuovo leader iridato.

Podium Moto2, GoPro Motorrad Grand Prix Deutschland

Moto3™

Le condizioni della prima gara della domenica sono le peggiori. Sulle pozze d’acqua trionfa uno specialista del bagnato: Khairul Idham Pawi che si conferma re della pioggia e infligge 11 secondi di distacco al secondo sotto la bandiera a scacchi. Il bagnato esalta le capacità dei piloti migliori e il giovane malese, partito dalla ventesima posizione, dà spettacolo e brivido anche quando il suo box lo invita a gestire il vantaggio. Secondo è Andrea Locatelli, protagonista di un fine settimana ad alto livello e di una stagione nella quale ha raccolto meno di quanto avrebbe meritato. Per il pilota Leopard Racing il giro di boa del campionato potrebbe rappresentare una svolta nella sua annata diventando uno dei protagonisti di vertice.

Andrea Locatelli, Leopard Racing, GoPro Motorrad Grand Prix Deutschland

Martedì 19 e Mercoledì 20 luglio alcune scuderia saranno impegnate nei test sulla pista di Spielberg bei Knittelfeld in Stiria. Il circuito da venerdì 12 agosto ospiterà il prossimo appuntamento del Campionato del Mondo MotoGP™, il NeroGiardini Motorrad Grand Prix von Österreich, novità del 2016.