Iannone: “Sensazioni indescrivibili”

Vittoria storica per il pilota abruzzese che mette Ducati davanti a tutti dopo sei anni, una gara perfetta per The Maniac.

Andrea Iannone fa suo il decimo GP della stagione e trionfa in Austria. È un risultato storico per Ducati che sale sul gradino più alto del podio dopo sei anni. Era il GP d’Australia del 2010 e allora fu Casey Stoner, oggi tester di Borgo Panigale e iridato con la Casa italiana, a vincere. Poi più nulla fino a questa gara, perfetta, di The Maniac. Iannone compie la miglior scelta con le gomme, monta Michelin medie sul posteriore e, scattato dalla pole, cavalca fino alla vittoria. Cede la prima posizione al compagno di box Andrea Dovizioso, che alla fine sarà secondo, ma ha la meglio su di lui nel finale ottenendo il massimo dalla mescola e dal motore della sua DesmosediciGP velocissima sull’impegnativo Red Bull Ring. Con il successo di oggi, il primo in MotoGP™, il pilota di Vasto guadagna la sesta posizione in campionato e diventa il miglior ducatista della classe regina con 88 punti. È il terzo podio della stagione, la sua ultima sulla moto italiana prima del passaggio in Suzuki

Andrea Iannone: “Una sensazione incredibile, è difficile da spiegare. È la mia prima vittoria nella classe regina e con Ducati. Ho iniziato in questa categoria con questa moto e ho lavorato per quattro anni con questa gruppo stupendo e mi hanno dato il massimo appoggio. So che alla fine dovrò lasciare questa squadra ma penso che questo sia un grande risultato in un grande presente. Sono veramente molto contento, perché secondo me abbiamo fatto una gara incredibile. Sono partito piano e ho cercato di stare davanti senza mai spingere tanto, perché sapevo che alla fine avrei potuto avere qualcosa in meno degli altri, avendo deciso di partire con la gomma morbida posteriore, mentre tutti gli altri avevano fatto una scelta diversa dalla mia. Ho fatto tutta la gara tenendomi un po’ di margine e la mia moto era davvero a posto. Penso che abbiamo fatto veramente un bel lavoro durante tutto il fine settimana e ringrazio la mia squadra, tutta la Ducati e il mio ingegnere di pista Marco Rigamonti che mi hanno aiutato a crescere tanto in questi quattro anni".