Prima di Silverstone, il Dottore si racconta

Il nove volte campione parla del passato e della stagione attuale. Un'esclusiva di motogp.com

Per Valentino Rossi la corsa al titolo iridato della classe regina nel 2015 è stata dura e si è conclusa con una grossa delusione. Il nove volte campione del mondo dal 2009 è all’inseguimento della decima corona e da sette stagioni gli avversari hanno la meglio. Ma la condizione del numero 46 di Movistar Yamaha forse non è mai stata così splendente è, nonostante siano passati vent’ anni dal suo esordio nel Campionato del Mondo MotoGP™, Valentino continua ad essere tra i migliori. Al giro di boa del 2016 Rossi è al secondo posto iridato, staccato dalla vetta di 53 punti ma pronto alla rimonta e deciso a compire uno di quei miracoli sportivi che diventano possibili sono tra le manopole del suo manubrio.

“Sono molto motivato perché voglio provare a vincere più gare possibili ed essere, alla fine, il migliore. L’anno scorso ci sono andato tanto vicino”, commenta il Dottore. “Il finale della stagione 2015 mi buttato molto giù perché non ha avuto un epilogo giusto. Le prime settimane è stata dura poi, dopo il Rally di Monza, sono tornato in sella e ho iniziato a pensare che era giunto il momento di lasciarsi la cosa alla spalle. È impossibile dimenticare ma solo cercare di superare. L’impegno e le energie che ho speso la scorsa stagione sono stati uno sforzo estremo, solo la vittoria mai avrebbe fatto recuperare ma alla fine così non è stato. Ho pagato un prezzo troppo alto”.

Valentino descrive la situazione attuale, il suo distacco in classifica generale dalla prima piazza occupata da Marc Marquez, Repsol Honda.

“È un peccato perché avrei la possibilità di giocarmi anche questo campionato”, spiega. “Anche se tra sfortuna e qualche errore sono un po’ troppo distante dalla vetta. Se al Mugello non fossi stato costretto al ritiro a causa dei un guasto al motore, se ad Assen e al Sachsenring non avesse piovuto avrei potuto lottare per la vittoria in questi tre GP. Ma con i se… Ho la certezza che abbiamo il potenziale per essere i migliori anche se la distanza è molta. L’obiettivo per le prossime gare è restare a questo livello e cercare di portare a casa più punti possibili. Con uno svantaggio così corposo non si può ragionare molto sul lungo periodo. Darò il massimo in ogni gara, nello sport nulla è detto fino alla fine”.