Lezione appresa, ecco il nuovo Marquez

In questo 2016 talento di Cervera è un pilota nuovo, costante e consistente. La crescita premia del leader della classe regina.

Il Marc Marquez della stagione 2016 non è solo il migliore della classe regina, traguardo già raggiunto in passato ma è il primo in classifica iridata grazie ad una nuova costanza e saggezza dimostrate in pista. Il pilota Honda dopo i due titoli vinti nel 2013 e nel 2014 è stato protagonista di una annata, la successiva, costellata dalle cadute e dagli errori. Pagina voltata e quest'anno che sta volgendo al termine sotto il suo segno, l’evoluzione e la crescita del prodigio HRC è sotto gli occhi di tutti.

“L’anno scorso ho spinto per tutto il tempo”, commenta Marquez che ad oggi è l’unico pilota della massima cilindrata ad aver segnato punti in tutte le gare, “Alcune persone a me vicine mi hanno detto che questa non era la strada giusta. Infatti ho commesso molti errori. Nella pausa invernale ho avuto più tempo per riflettere, ho studiato e rivisto tutti i GP dell’anno appena concluso; quello che ho imparato è che il campionato non si può vincere da subito ma si può solo perdere”, prosegue. “Il nuovo Marc inoltre è un anno più vecchio, si può pensare che abbia tanta esperienza ma sono giovane, ho solo 23 anni”

A volte il pilota HRC si fa ancora prendere dalla voglia di duellare, come è successo già in varie occasioni quest’anno con Valentino Rossi e, a Silverstone, con il Dottore e con Cal Crutchlow (LCR Honda) ma il calcolo, il ragionamento, prevalgono sempre.

“A Misano, prima della gara Nakamoto mi ha detto ‘mi raccomando, il tuo obiettivo è finire la gara’ e il mio box ha continuato a ripeterlo per tutta la mattinata del warm up. Il vecchio Marc a volte torna, ma solo per pochi giri ad esempio a Silverstone che ho preso troppi rischi per duellare con Valentino. Sicuramente è stato un bene lo spettacolo ma la mia priorità è il campionato anche se è bello vedere le persone che si emozionano sulle tribune. Nel corso della stagione siamo migliorati molto”. Parla dei progressi fatti da Honda. Ad inizio anno la RC213V era ben lontana dal miglior equilibrio tra potenza, assetto, elettronica e gomme. “Eravamo davvero indietro”, dice Marquez. “Passo dopo passo siamo migliorati e ora abbiamo una moto molto competitiva, l’unico problema è quando le condizioni cambiano repentinamente e non è facile trovare subito l’assetto ottimale”. Termina con una previsione sul campionato, “Al titolo non voglio pensare, si ragiona gara per gara, dando il massimo in ogni GP. Solo alla fine potrò fare un bilancio sul mio 2016”.

Ho imparato che il campionato non si può vincere da subito ma si può solo perdere