Crutchlow imprendibile, vince a Phillip Island

Il britannico va in fuga e vince in Australia. Rossi è secondo dopo la rimonta dalla quindicesima posizione, terzo Viñales. Marquez cade.

Cal Crutchlow vince a Phillip Island, è il suo secondo successo stagionale. Il pilota LCR Honda fa tutto bene e domina la gara dopo la caduta di Mar Marquez (HRC). Rimonta di forza del Dottore che dalla bassa griglia di partenza arriva in piazza d’onore. Maverick Viñales (Suzuki Ecstar) è terzo davanti ad Andrea Dovizioso (Ducati Team). Jorge Lorenzo (Movistar Yamaha) chiude appena fuori dalle prime cinque posizioni.

Condizioni di pista buone, un sole splendente e un vento freddo battono dalla mattinata sulla pista della baia. La pioggia che è stata la grande protagonista delle libere e delle qualifiche sembra orami lontana. In testa alla griglia di partenza c’è Marc Marquez, il nuovo pentacampione della classe regina ha firmato il primo tempo in qualifica grazie ad una tattica perfetta, sfruttando al massimo l’incertezza climatica e vincendo la scommessa con le gomme slick su una pista che non era ancora totalmente per gomme da asciutto, il talento di Cervera è stato anche il migliore del warm up. Come lui in qualifica ma più in ritardo nel cambio di mescola Pol Espargaro che ha messo la sua M1 colorata Monster Tech3 al terzo posto della griglia di partenza: è la prima delle moto di Iwata che sono sembrate in difficoltà sul bagnato e nelle condizioni miste.

Marquez domina di oltre due secondi su Crutchlow, poi Aleix Espargaro e Rossi. Al nono giro il pilota Suzuki è messo alle spalle dal pesarese e il passaggio successivo è la svolta della gara: il neo iridato perde l’anteriore alla curva 4 e cade, per lui la gara è finita. Crutchlow resta al comando inseguito dal pilota Yamaha, tra i due ci sono oltre 2.5 secondi e l’italiano ha 14 giri per provare l’impresa. Si anima la lotta per l’ottavo posto, aperta a cinque piloti con il bel duello tra Hayden e Petrucci. L’americano terminerà la sua gara con una caduta.

Da segnalare la partecipazione di Nicky Hayden come sostituto dell’infortunato Dani Pedrosa nel box HRC. L’americano campione del mondo nel 2006 apre la terza fila ed è stato il migliore della FP4 del sabato. Assente un grande protagonista della gara australiana dell’anno scorso, battezzata la più bella dell’era MotoGP™: Andrea Iannone (Ducati Team) è ancora convalescente dall’infortunio alla vertebra e rientrerà in Malesia, al suo posto Hector Barbera, ora decimo sulla griglia di partenza e in sostituzione dello spagnolo con i colori Avintia Racing c’è Mike Jones, wild card WorldSBK. Tornano in pista dopo l’infortunio Bradley Smith (Monster Yamaha Tech3) e Jack Miller, pilota di casa del team Estrella Galicia 0,0 partirà dal centro della seconda fila.

Si spegne il semaforo, Pol Espargaro parte fortissimo e si mette davanti a tutti. Marquez è secondo ma nel giro di poche curve è primo. Terzo Petrucci, scattato bene dalla sesta posizione. Il pilota Fiamme Oro subisce l’attacco deciso di Aleix Espargaro mentre Rossi è dodicesimo quando si conclude il primo giro. Lorenzo è ottavo e Dovizioso sesto vicino alla GP15 del connazionale. Cade Loris Baz (Avintia Racing).

Il Dottore recupera ancora, supera Viñales ed è alle spalle di Hayden al decimo posto mentre Marquez allunga su Espargaro che è tallonato da Crutchlow. La gara del campione del mondo sembra già in discesa e quella del nove volte iridato invece una dura rimonta ma per il neo campione la delusione alla fine sarà grande. Al quarto giro Rossi si sbarazza di Lorenzo ed è settimo, poi supera anche Petrucci e si mette alla caccia della DesmosediciGP di Dovizioso. La rimonta del numero 46 è avvincente mentre Pol Espargaro scivola al quarto posto, poi al quinto e Crutchlow è in seconda posizione. Rossi mette dietro anche la M1 satellite del numero 44 e torna alla rincorsa della moto italiana. In due curve ha la meglio sul connazzionale ed è quarto. Ora arrivano i sorpassi più difficili ma l’inizio di Valentino è brillante.

Marquez domina di oltre due secondi su Crutchlow, poi Aleix Espargaro e Rossi. Al nono giro il pilota Suzuki è messo alle spalle dal pesarese e il passaggio successivo è la svolta della gara: il neo iridato perde l’anteriore alla curva 4 e cade, per lui la gara è finita. Crutchlow resta al comando inseguito dal pilota Yamaha, tra i due ci sono oltre 2.5 secondi e l’italiano ha 14 giri per provare l’impresa. Si anima la lotta per l’ottavo posto, aperta a cinque piloti con il bel duello tra Hayden e Petrucci. L’americano terminerà la sua gara con una caduta.

A meno dieci giri dalla fine la distanza tra Rossi e Crutchlow aumenta, complice l’errore del Dottore che allarga la traiettoria dopo aver ritardato la staccata. Dovizioso, al terzo posto, deve difendersi dall’attacco delle due Suzuki Ecstar. Espargaro ha la meglio sul forlivese che chiude invece la porta a Viñales. Il numero 4 riattacca e rimette dietro la moto azzurra, ma i prototipi di Hamamatsu avranno la meglio sul misto per cedere alla potenza dello DesmosediciGP in rettilineo. A meno sei giri dalla fine Viñales e Espargaro sono davanti a Dovizioso e ma in gara resta solo il numero 25 dopo la caduta del compagno di box alla curva 4.

Tra Rossi e Crutchlow ci sono oltre sei secondi e il britannico è avviato alla seconda vittoria stagionale dopo il successo di Brno. Il migliore dei piloti satellite taglia per primo il traguardo, Valentino è secondo e autore di una gara perfetta. Viñales è al suo quarto podio stagionale mentre Dovizioso è quarto. Lorenzo chiude come sesto e per Petrucci è nono.

Con il sedicesimo GP della stagione la nuova classifica iridata vede al primo posto il campione del mondo Marc Marquez con 273 punti. Rossi allunga su Lorenzo, 216 contro 192 lunghezze iridate. Viñales è quarto con 181 punti mentre Crutchlow sale al sesto posto superando Dovizioso.

I risultati della gara australiana e la classifica iridata della classe regina sono consultabili qui.

Con il prossimo appuntamento a Sepang si concluderà la trasferta asiatica. Prossima prova in programma è il GP di Malesia che inizierà venerdì 28 ottobre sulla pista di Sepang.