A Sepang Cal Crutchlow prova a raddrizzare una gara segnata da una caduta me alla fine è costretto al ritiro. Il britannico del team LCR Honda, vincitore del GP d’Australia solo sette giorni prima, resta ancora il miglior pilota non ufficiale ma la scivolata alla curva due quando mancano otto giri alla fine contribuisce a ridurre il distacco dagli inseguitori, Pol Espargaro (Monster Yamaha Tech3) su tutti. Dopo delle qualifiche molto combattute nelle quali Crutchlow è costretto a battagliare in Q1, scatta dalla seconda fila della griglia di partenza. Prova a recuperare le posizioni perse allo spegnersi del semaforo ma un problema in frenata lo tradisce. Una volta nella ghiaia tenta il recupero e rimonta in sella ma alla fine accusa la botta sull’asfalto e il suo ritorno in pista sarà solo per portare la moto nella pit-lane. Resta settimo in classifica generale, primo dei piloti satellite, con l’inseguitore più vicino a 17 punti.
Cal Crutchlow: “Dopo la caduta ho sentito un po’ di dolore, non sono scivolato a velocità altissima ma la botta è stata forte. Marquez ha avuto lo stesso mio problema ma è riuscito a recuperare. Avevo male al piede, era impossibile riprendere la gara”.