Arbolino: “Portare il nome di Marco è molto emozionante”

È al debutto in Moto3™ con la scuderia per la quale corre da tre anni, la Sic58 Squadra Corse. Tony Arbolino intervistato da motogp.com.

Diciassette anni il prossimo 3 agosto e a breve l'impegno nel Campionato del Mondo Moto3™ con il numero 14; Tony Arbolino è uno dei volti nuovi del panorama motociclistico italiano. Da tre stagioni corre per la Sic58 Squadra Corse, il team nato dalla volontà di Paolo Simoncelli, padre di Marco. Non solo una scuderia, ma un progetto volto a coltivare giovani promesse; un sogno, e il forte desiderio di riportare in pista il numero e il nome del Sic. Il ragazzo di Garbagnate Milanese sarà in sella alla Honda NSF250 e dividerà il box con Tatsuki Suzuki, già rodato corridore della quarto di litro. Dopo i primi anni nel Campionato Minimoto Junior, per Arbolino è giunto il momento della sfida iridata e, in mezzo, le ultime stagioni passate nel FIM CEV Repsol Moto3™. Motogp.com lo ha intervistato il giorno successivo alla presentazione della scuderia avvenuta a Misano il 25 gennaio.

Come stai vivendo questo debutto? E come lo vive il tuo team?

“Sto cercando di dargli meno peso possibile, ma alle volte quando ci penso dico fra me e me: ‘cavoli…ora ci siamo!’. È emozionante, bello e sono molto curioso di vedere com’è il livello nel mondiale. Voglio fare esperienza più velocemente possibile. Nel team c’è Marco Grana, mi fido tanto di lui, ha molta esperienza ed è uno dei migliori capotecnici. Per il momento c’è molto feeling, in più c’è Paolo che è molto carico e mi trasmette tanta energia”.

Come ti sentirai a correre portando sulla tuta il nome e il numero di Marco Simoncelli?

“Portare il nome di Marco è molto emozionante e soprattutto in un ambito come quello del mondiale dove lui era un grande e sarà sicuramente molto bello vestire anche i suoi colori”.

Qualche giorno fa il Sic avrebbe fatto 30 anni. Cosa rappresenta per un pilota giovane come te?

“Marco per me è sicuramente un idolo e posso ancora imparare tanto da lui. Come tutti i campioni ha lasciato un bel segno”.

Avrai come compagno di box un corridore con più esperienza. Proverai ad osservarlo per capire un po' i 'trucchi del mestiere'?

“Sicuramente quest’anno bisognerà metterci un po’ di furbizia per imparare, quindi inizialmente cercherò di guardare bene cosa fa in pista facendo tesoro di tutte le informazioni. Tatsuki ha più esperienza di me e andrà sicuramente molto forte fin da inizio campionato”.

Le tue aspettative per questa stagione? In termini di risultati?

“Le mie aspettative per questa stagione sono buone. Mi aspetto un anno in crescita facendo molta esperienza e arrivando molto vicino ai piloti di riferimento. Ogni rookie ha fatto un podio, quindi non nascondo che mi piacerebbe; ci credo molto comunque”.