Iannone e Suzuki, binomio in difficoltà sulla giusta strada

Il GP di Catalogna è stato critico per il pilota di Vasto ma i test sulla stessa pista sono stati positivi

Il GP a Montmeló di Andrea Iannone non è stato semplice, definibile come specchio del periodo attuale di The Maniac con la GSX-RR del team Suzuki Ecstar. L’inizio di stagione del numero 29 è stato sicuramente sotto le aspettative e, alla settima gara del 2017, l’unica cosa positiva oltre alla qualifica è stata l’individuazione della strada da battere per il futuro. La pista alle porte di Barcellona, con il suo asfalto irregolare e il suo bassissimo grip non è certo il posto ideale dove è facile trovare le migliori sensazioni. In queste condizioni tutto si complica e Iannone non è mai stato in grado, per tutto il fine settimana, di stare vicino alle prime posizioni. Il pilota Suzuki ha chiuso la gara al sedicesimo posto, davanti solo al compagno di box temporaneo Sylvain Guintoli, ultimo al traguardo.

“È stata una corsa molto difficile, sotto le nostre aspettative”, ha commentato l’abruzzese che a Montmeló ha raggiunto il traguardo dei 200 GP; “La situazione che stiamo vivendo non è facile da gestire. In gara sono partito e non avevo grip, né davanti né dietro; ho cercato di spingere ma rischiavo di cadere e ho amministrato la gara nel miglior modo possibile; questo non mi ha permesso di portare a casa dei punti e, comunque ho finito la corsa, se avessi oltrepassato il limite sarebbe stato più facile fare una caduta”.

Andrea Iannone, Team Suzuki Ecstar, Gran Premi Monster Energy de Catalunya

Come molti altri piloti della categoria regina, il lunedì successivo alla gara Iannone è stato impegnato nei test ufficiali sulla stessa pista. Il numero 29 ha provato diversi tipi di assetto e un nuovo telaio.

“I test sono sempre positivi”, commenta The Maniac a prove finite; “Perché durante queste giornate capisci sempre qualche cosa che durante il fine settimana è impossibile cogliere; durante il GP determinate mosse e determinati azzardi non li fai. Siamo andati avanti e abbiamo confermato delle modifiche che avevamo già fatto per capire se la strada battuta è giusta oppure no. Le scelte fatte sono sempre state produttive ma non sono abbastanza, dobbiamo continuare a lavorare e a migliorare; ma almeno sappiamo che siamo nella giusta direzione”.

Il giorno seguente, martedì, Iannone e il team Suzuki hanno partecipato ai test privati sempre a Motmeló.