Il sesto titolo, passo dopo passo

Marc Marquez per la sesta volta ha fatto sua la corona iridata, la quarta in MotoGP™. Una vittoria di attesa e convinzione

Cercando la bussola

Come già successo nel 2016, l’avvio di stagione di Marc Marquez (Repsol Honda) non è stato dei più efficaci. Nei primi GP i problemi con l’anteriore e in frenata, hanno inciso malamente sui risultati del neo campione del mondo. Quarto a Losail e fuori gara in Argentina, solo in Texas sul ring preferito, Marquez e il box HRC iniziarono a trovare qualche risposta.

Ad Austin, la conferma attesa

Ancora una volta Marquez fa sua la gara del COTA ed è un segnale: migliorando la RC213V la stagione è tutta da dominare.

A Le Mans tornano le nubi

Seconda caduta in cinque gare, per Marquez il GP di Francia è un altro punto negativo. In lotta per il podio, scivola alla curva 1 e ritornano i dubbi delle prime gare.

‘Essere sempre lì’

Marquez ribadisce il concetto arrivando a Montmeló: per vincere bisogna sempre stare lì, intendendo in zona podio. Detto – fatto, e il pilota Honda raggiunge la piazza d’onore sulla pista di casa. Da questo momento in poi il duello con Andrea Dovizioso (Ducati Team), vincitore in Catalogna, sarà la costante della stagione.

Colpo ad effetto in Germania

Marquez vince la sua ottava gara tra le curve del Sachsenring. Un successo arrivato dopo una netta superiorità dopo la partenza della pole. Più di ogni altro fine settimana, quello tedesco dimostra che il numero 93 ha le carte in regola per confermarsi come re della MotoGP™.

Ancora una volta dominatore dell’incertezza

Partito dalla pole position a Brno, Marquez affronta una gara flag-to-flag senza timore e, grazie ad una tattica perfetta, scommette prima di tutti sul cambio di moto. Mossa vincente e i successi stagionali sono tre.

Lo zero insperato

Quello di Gran Bretagna è un GP che ha segnato negativamente la stagione dell’alfiere HRC. Al comando della gara, Marquez è costretto al ritiro dopo la rottura del motore. Un fatto che non si vedeva da molte stagioni per le moto dell’ala. Gli inseguitori si avvicinano ma il catalano è pronto per un altro allungo.

Tutto a Misano

Sull’Adriatico di rinnova la sfida contro Ducati, questa volta è Danilo Petrucci (Octo Pramac Racing) il pilota da battere e nelle battute finali di una gara sotto la pioggia, Marquez conquista 25 punti fondamentali.

Phillip Island il risultato decisivo

Con undici lunghezze iridate su Dovizioso, Marquez domina l’avvincente sfida australiana. Dietro di lui è lotta tra le Yamaha, un vantaggio per tagliare prima di tutti il traguardo con il numero 4 in pesante ritardo.

Il successo finale

Marquez arriva a Valencia con 21 punti sul numero 4 Ducati. Inizia la sua gara dalla pole, commette errori ma chiude come terzo che, unito allo zero del rivale, significa titolo iridato, il sesto. È il fenomeno del motociclismo recente e il sei volte campione più giovane della storia.