Tempo scaduto, è l'ora delle decisioni

Arrivano i test in Qatar e per la classe regina è l'ultimo appello: dal 16 marzo, sulla stessa pista, inizierà il campionato

Il primo di marzo, al Losail International Circuit, si svolgeranno i terzi test ufficiali del precampionato MotoGP™. Per la massima categoria saranno le ultime prove ufficiali prima dell’avvio, sullo stesso tracciato, delle competizioni. Tre giorni, 72 ore, 4.320 minuti, una corsa contro il tempo per arrivare pronti al primo GP della stagione. Sarà un lavoro impegnativo per piloti e team, decisi ad iniziare con il piede giusto un’annata che si presenta ancora più incerta e spettacolare della precedente.

Dopo le prove a Sepang e a Buriram (i primi della massima serie) si resta in Asia, ormai territorio di conquista del MotoGP™. I numeri dei recenti test in Thailandia lo dimostrano e anche a Losail il pubblico delle grandi occasioni sarà presente.

Novità di questa stagione per la prima tre giorni nel deserto, saranno dei test speciali fatti nell’ultima giornata, domenica, quando l’azione in pista sarà fermata. L’asfalto sarà inondato da autocisterne e i piloti gireranno sul bagnato in notturna. Una prova necessaria per capire le molteplici difficoltà di correre con i riflettori accesi in queste condizioni.

L’anno scorso le prove furono segnate dalle precipitazioni e lo scopo dei test sul bagnato è proprio quello di prepararsi al meglio per l’eventuale cambiamento meteorologico con al primo posto la sicurezza.

Le Honda escono dai primi due test della stagione come le dominatrici. Bene a Sepang e benissimo in Thailandia, le moto di Minato sono ora il riferimento della classe regina. In Qatar chiuderanno il programma di lavoro che, come tutti i team, è incentrato su una scrematura dei nuovi pezzi. Marc Marquez e Dani Pedrosa pare abbiano definito il motore che useranno questa stagione, il più docile 2018 evo, e alcuni importanti componenti come il nuovo forcellone in carbonio. Sarà affinata ancora di più l’elettronica, punto forte Honda.

Stesso discorso per Cal Crutchlow (LCR Honda Castrol), tra i migliori a Buriram ma diverso per Takaaki Nakagami (LCR Honda Idemitsu), il rookie più veloce fino ad ora che implementerà ancora il suo feeling con la categoria. Nelle due stagioni passate il precampionato dei prototipi alati è stato difficile, le annate si sono poi chiuse con il successo di Marquez. Ora che anche la pre-stagione è più che positiva, ci si chiede dove possano arrivare le Honda anche se l’annata è piena di insidie e necessita di realismo. In Qatar, pista dei rivali Ducati, si potranno trovale altre risposte a questi interrogativi.

Proprio i box di Borgo Panigale guardano ai test a Losail con grande fiducia. Andrea Dovizioso (Ducati Team) sta vivendo un periodo di ottima forma e, anche se fino ad ora non è mai stato il migliore delle prove, balza agli occhi la sua granitica convinzione. In Sepang e a Buriram ha svolto un grandissimo lavoro di preparazione della nuova moto. Ciclistica, motore e aerodinamica sono state sondate a fondo da Desmo Dovi sapendo perfettamente che per attaccare il cronometro ci sarà tempo. Un nuovo telaio unito al nuovo motore più docile e pieno hanno fatto dire a Dovizioso ‘è la miglior Ducati che abbia mai guidato’. Discorso uguale per Danilo Petrucci sul prototipo 2018 e in versione collaudatore; mentre Jack Miller, secondo pilota Alma Ducati Pramac, si è dedicato di più alla ricerca del tempo e delle migliori sensazioni, trovandole. Veloce ed entusiasta in sella alla vecchia desmodromica, l’australiano punta ad essere un pilota da top 5 anche in Qatar. Di contro abbiamo la situazione di Jorge Lorenzo (Ducati Team) che nei prossimi test deve ritrovare la strada persa momentaneamente.

La nebbia avvolge il box Movistar Yamaha MotoGP, già alle prese con i dubbi e vedute eterogenee. Una situazione non facile per Valentino Rossi e Maverick Viñales che ha come sfondo inoltre la grande competitività dimostrata da Johann Zarco e il pacchetto Monster Yamaha Tech3. Recentemente è stato fatto l’annuncio della futura separazione tra la Casa di Iwata e la struttura transalpina ma i test in Qatar serviranno per confermare la bontà di quanto avuto fino ad oggi da Yamaha. Discorso diverso per i piloti ufficiali. Se il box di Viñales deve ancora individuare i problemi alla base delle prestazioni altalenanti del catalano, Rossi non ha dubbi: il telaio e il motore 2018 vanno bene, manca la miglior elettronica. Il tempo sarà il peggior nemico degli uomini Yamaha.

Nei test di Losail dovranno essere individuate le due carenature della stagione: una ‘tradizionale’ e una con appendici aerodinamiche. Dopo l’omologazione, che avverrà con quella dei motori, sarà possibile un solo cambio nel corso dell’anno.

Se il team Red Bull KTM Factory Racing potrà lavorare a formazione completa dato il rientro di Pol Espargaro, la scuderia Suzuki Ecstar dovrà confermare le ottime prestazioni di Alex Rins in sella alla nuova GSX – RR. Una moto che sembra aver fatto un deciso passo in avanti rispetto al 2017. Le buone prestazioni dell’ex rookie hanno messo in risalto le difficoltà di Andrea Iannone alle prese con un avantreno che non lo convince al 100% e con l’impossibilità di dare il meglio con gomme nuove.

In fine Aprilia, che di recente è stata protagonista di un lavoro sull’aerodinamica nella galleria del vento. Un aspetto anch’esso decisivo e da mettere in pista in Qatar per trovare la via della top 10, costante della stagione passata ma che oggi appare distante.

Appuntamento a Losail dall’1 al 3 marzo. L’azione in pista inizierà dalle 13 alle 21 locali (GMT + 3).