Honda vola ma sul passo è distante

Le moto di Minato hanno fatto grandi progressi come velocità di punta, ma sul ritmo c'è ancora da lavorare

I test in Qatar stanno per finire e dalla pista emerge un primo interessante verdetto. Le Honda, che hanno fatto grandi progressi per quanto concerne il motore, la potenza e la velocità di punta devono invece lavorare per ridurre la distanza con le Ducati nel ritmo e nel passo gara.

Sul lungo rettilineo di Losail le moto alate hanno toccato punte uguali alle rivali desmodromiche; segno che durante l’inverno gli ingegneri HRC hanno provato a colmare la differenza con i principali rivali per la corsa al titolo. Cal Crutchlow (LCR Honda Castrol) ha segnato la velocità massima di 342,8 Km/h nel secondo giorno di prove. La sua RC213V è stata veloce come le due DesmosediciGP 2018 di Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci con i tre prototipi hanno segnato il record fino ad ora.

Ma la pista nel deserto, ancora una volta, sembra essere favorevole alle moto italiane. La classifica combinata parla da sola: Dovizioso davanti a Marc Marquez (Repsol Honda) di 0,126s. La distanza tra i due sul giro secco non sembra quindi abissale, ma quello che preoccupa i campioni del mondo in carica è il grande ritmo che Desmo Dovi, ora perfettamente consapevole di essere un pretendente alla corona, ha tenuto nel suo long-run come la facilità nel raggiungere ottimi crono nel giro lanciato.

“La differenza tra il mio tempo e il passaggio di Dovizioso non è reale”, commenta lo stesso Marquez al termine del venerdì di prove, dove ha provato anche una nuova carenatura a doppia ala ma è stato vittima di una caduta subito dopo. “Siamo lontani dalle Ducati più di quanto possa sembrare, hanno un passo migliore di noi”.