Si riparte dal Qatar, che la battaglia abbia inizio

Le luci nella notte di Losail illumineranno ancora l'avvio della MotoGP™. Fino a Valencia saranno mesi indimenticabili

Il deserto di Doha attende il Campionato del Mondo MotoGP™ e venerdì 16 marzo la classe regina scenderà in pista per iniziare la stagione 2018. Nove mesi di grandi emozioni e 19 GP con la novità della Thailandia faranno volare il paddock da un continente all’altro fino al gran finale di Valencia.

I numeri dicono che, per la metà delle volte, il vincitore a Losail ha poi fatto suo il titolo iridato. Statistiche che però non colgono una realtà molto più complessa: negli ultimi anni il campionato del mondo è stato deciso alla fine e ogni domenica è stata il punto zero. Domina l’incertezza ma regnano lo spettacolo e le grandi emozioni.

Chi è deciso ad annullare ogni tipo di variabile per essere ancora il numero uno è Marc Marquez. ‘Marc Marquez 2017: versione originale’ è il documentario che racconta l’esaltante corsa alla corona iridata del campione del mondo in carica. Iniziare con il piede giusto in Qatar, dove il numero 93 ha vinto una sola volta nel 2014, potrebbe far organizzare agli avversari solo piani di inseguimento.

Il testa a testa tra Marquez e Andrea Dovizioso (Ducati Team) ha segnato la stagione passata dando al romagnolo la consapevolezza di essere un pilota da primato. Quest’anno Desmo Dovi parte come uno dei favoriti per la vittoria finale e nel precampionato è stato l’unico ad unire perfettamente il lavoro di prova delle nuove componenti alle ottime prestazioni. Costante, motivato e sereno, Dovizioso inizia il campionato su una pista dove nelle ultime tre stagioni ha chiuso al secondo posto. Anche Jorge Lorenzo, suo compagno di box, punta al grande avvio nonostante i test invernali siano stati segnati da qualche difficoltà. Fino a Sepang il maiorchino sembrava crescere in sella alla Ducati, poi, la parziale perdita di buone sensazioni. A Losail, il numero 99 ha vinto tre GP e, con i progressi fatti nel 2017, ci si aspetta possa portare la sua desmodromica dove infuria la battaglia.

Maverick Viñales (Movistar Yamaha MotoGP) è stato il vincitore del 2017 sulla pista nel deserto. Un successo arrivato dopo l’impressionante dominio del precampionato. Altre vittorie, ma poi una stagione che è cambiata in peggio tra gli alti e bassi di una M1 imperfetta. I test di avvicinamento al primo GP hanno fatto tornare qualche fantasma, da scacciare al più presto per non rivivere i momenti negativi della stagione scorsa. Discorso analogo per Valentino Rossi, la leggenda del team ufficiale di Iwata ha vinto e collezionato una lunga serie di podi a Losail come il terzo posto dell’anno scorso. Pare che i due box Yamaha abbiano deciso di seguire strade diverse per la soluzioni dei problemi; su tutti, come detto dal Dottore, un’elettronica non al livello dei principali avversari.

Miglioramenti generali che sono stati raggiunti in casa Suzuki Ecstar. Andrea Iannone ha fatto il ritmo nel secondo giorno di test in Qatar e trovato quel feeling mai avuto nel 2017. La nuova GSX – RR è una evoluzione positiva del prototipo dell’anno scorso e anche Alex Rins, immune dagli incidenti che avevano segnato il suo esordio in MotoGP™, ha potuto mettere in pista ottime prestazioni.

Aprilia Racing Team Gresini ha recentemente presentato la formazione del 2018 con Aleix Espargaro e Scott Redding pronti ad insidiarsi nelle top 5 forti di una RS-GP rinnovata che beneficerà anche del nuovo motore proprio dal fine settimana a Doha.

Per Danilo Petrucci (Alma Pramac Racing) l’appuntamento in Qatar è l’inizio di un anno decisivo. Il pilota di Terni su Ducati ufficiale non nasconde l’obiettivo di diventare un corridore del Team per la prossima stagione. Tra lui e Borgo Panigale ci sono 19 GP, dove dare il massimo e migliorare i quattro podi dell’anno scorso a partire da una pista dove non ha mai brillato.

Sono quattro i rookie di questo 2018 e l’Italia ne aspetta uno. Franco Morbidelli, con i colori del team Estrella Galicia 0,0 Marc VDS, avrà il battesimo della gara dividendo l’asfalto con il maestro Valentino. Per il campione del mondo Moto2™ un precampionato positivo con netti miglioramenti in termini di crono rispetto al contatto iniziale con la grande cilindrata.

Prima del fine settimana in Qatar saranno omologati i motori e le carenature con la possibilità di fare una modifica nel corso dell’anno per quanto concerne le appendici aerodinamiche.

Nelle prove a Losail si sono fatti anche dei test specifici, in notturna, sul’asfalto bagnato. Una sessione atta a far capire le reali condizioni di visibilità in caso di pioggia con i riflettori accesi. I giudizi sono stati buoni, fermo restando la possibilità di ulteriori prove nel caso le precipitazioni si abbattano sulle giornate di GP.

Nelle prove a Losail si sono fatti anche dei test specifici, in notturna, sul’asfalto bagnato. Una sessione atta a far capire le reali condizioni di visibilità in caso di pioggia con i riflettori accesi. I giudizi sono stati buoni, fermo restando la possibilità di ulteriori prove nel caso le precipitazioni si abbattano sulle giornate di GP.

L’attesa è finita, la pista chiama. La FP1 in Qatar inizierà 12:45 italiane di venerdì 16 marzo.