Pecco #gofree, così ha vinto in Qatar

A Losail è stata la domenica di Bagnaia. Tranquillo ma non troppo, quando abbassa la visiera si trasforma e vince

Francesco Bagna ha vinto il GP del Qatar, classe Moto2™, salendo per la prima volta sul gradino più alto nella media categoria. Il successo del pilota Sky Racing Team VR46 è il primo nella cilindrata, arrivato dopo un duello acceso con Lorenzo Baldassarri (Pons HP40). Pecco, che nel 2019 correrà in MotoGP™, ha iniziato nel migliore dei modi un campionato che lo vuole tra i protagonisti della sfida iridata.

Francesco Bagnaia, Sky Racing Team VR46, Lorenzo Baldassari, Pons Hp40, Grand Prix of Qatar

“Sono molto contento di aver iniziato così la stagione”, ha commentato a caldo Bagnaia. “La chiave è stata concentrarmi sul passo gara. Ho puntato sulle gomme dure e ha funzionato; rispetto all’anno scorso sono migliorato molto nel gestire i primi giri con il serbatoio pieno”, prosegue. “Voglio dedicare questa vittoria a tutti coloro che lavorano con me, alla mia famiglia e ai ragazzi della VR46 Riders Academy”.

Ecco Pecco, che dopo i quattro i podi del 2017 e il titolo di miglior esordiente della categoria vinto a mani basse, inizia nel migliore dei modi una stagione importante. Bagnaia ha recentemente descritto come vive l’essere pilota. Tra nove mesi sarà in MotoGP™ seguendo la strada di un altro talento italiano della Academy: Franco Morbidelli (EG 0,0 Marc VDS) che, dopo qualche ora dal successo del numero 42, ha fatto il suo esordio in gara nella categoria regina.

“Siamo molto amici”, ha raccontato Bagnaia a Movistar MotoGP parlando di Morbidelli, campione del mondo Moto2™. “Mi dà dei consigli anche se il nostro stile di guida è molto diverso. Sicuramente in questa stagione mi potrà aiutare ancora”.

Con un posto già sicuro nel team Alma Pramac Racing, Pecco potrà quindi concentrarsi totalmente sulle gare che verranno. Una relazione, come descritto dallo stesso, iniziata ben due anni fa con i primi contatti ma conclusasi positivamente solo da pochi mesi. “Quando ho firmato mi sono detto, ostía! Sarò un pilota della MotoGP™”. Dice Pecco. “Per questo voglio ringrazia Ducati, il mio team attuale, la Academy, Uccio e Vale (Valentino Rossi, ndr)”.

“Sono molto tranquillo”, descrivendo il suo modo di affrontare le gare. “Ma quando entro in pista cambio tantissimo. Ho sempre le cose molto chiare e se non lo sono chiedo alla mia squadra. Mi piace avere tutto sotto controllo”.

Spazio ad un aneddoto allora. Bagnaia porta sulla tuta la scritta (è un hashtag) #gofree; ed è lo stesso a dirci da dove viene: “Eravamo in Giappone e una fan mi ha detto, ‘gas and go free’. Ho pensato che potesse essere una espressione che ben descrive il mio stile di vita. Perché io vado avanti così, a mente aperta e libera, in modo tranquillo. Ho subito pensato che sarebbe stato un bello slogan”.

Francesco Bagnaia, Sky Racing Team VR46, Grand Prix of Qatar

Una frase che riassume il modo di essere di questo ragazzo di 21 anni che ha iniziato a vincere in Moto3™, ha convinto tutti ed è passato in Moto2™ gettando con largo anticipo le basi per l’approdo nella massima categoria in sella alla Ducati, non un prototipo qualunque. Un amore che con la moto italiana è nato ben prima della firma di febbraio, nel 2016 a Valencia, dove Pecco provò la desmodromica della sua scuderia (l’allora Aspar Team). Salire su una MotoGP™ quando si è piloti della categoria cadetta non è da tutti, come non è da tutti avere in regalo la moto con la quale si ha vinto nella bagarre della quarto di litro. A Pecco è toccato anche questo onore con la sua Mahindra. È tra i pochi nella storia del MotoGP™.

Domenica sera c’erano tutti gli uomini di Borgo Panigale ad applaudire il loro futuro sul gradino più alto del podio, dopo la stretta di mano al collega e compagno di scuola Rossi, lo sconfitto Baldassarri.

‘Gofree’ è questo per Bagnaia: uno stile di vita senza pensieri e senza le distrazioni dai problemi inutili restando concentrato con tranquillità sul lavoro, sulla sua moto, sull’essere pilota. Tutto questo sintetizzato da un moderno hashtag che descrive un ragazzo e un corridore, forse, di altri tempi. Chi conosce bene Pecco conferma: un'ottima persona, un grande pilota, mai in ritardo e ai massimi livelli proprio perché sempre a testa libera.

Applausi da Ducati ma, chiaramente, anche dalla sua scuderia e dalla VR46 Academy: “La vittoria di Pecco è stato il risultato di un grande lavoro fatto durante il precampionato”, afferma Pablo Nieto, il team manager dello Sky Racing Team VR46. “Un successo arrivato dopo una lunga e difficile gara dove il nostro pilota non ha mai mollato”.