Un Dovi più forte contro le avversità argentine

Termas è sinonimo di gare difficili per gli uomini Ducati. Il 2018 è iniziato bene e il secondo GP dovrà cancellare quelli degli anni scorsi

Andrea Dovizioso e Ducati hanno iniziato il campionato nel migliore dei modi. In Qatar è arrivata una grande vittoria a dimostrazione che l’alto livello del 2017 può e deve essere mantenuto anche quest’anno. Il vicecampione del mondo ha battuto Marc Marquez, re della categoria e pilota Repsol Honda, nelle fasi finali della gara qatariota. Un avvio super per il Ducati Team che ora cerca conferme nel secondo appuntamento stagionale in Argentina.

Per gli uomini di Borgo Panigale la sfida sul lungo periodo è fare della DesmosediciGP la moto da temere su tutte le piste, anche quelle storicamente non affini alle caratteristiche della desmodromica. L’imperativo è non cedere il passo ai rivali Honda ma essere costantemente, anche di poco, migliori. In questa stagione sembra che il Team sia arrivato molto vicino a questa prospettiva, specialmente grazie a Dovizioso.

Ma l’appuntamento a Termas de Rio Hondo nasconde altre incognite e sono riconducibili ai numeri e alla cattiva sorte delle ultime stagioni per il binomio ducatista. Se si esclude il bel secondo posto del 2015, il numero 4 non ha mai raccolto molto in Sud America anzi, nelle ultime due stagioni le gare argentine di Dovizioso sono state segnate da finali amari che hanno cancellato le speranze di raccogliere risultati importanti.

Andrea Dovizioso, Ducati Team, Gran Premio Red Bull de la República Argentina

Era il 2016, fasi finali della seconda prova stagionale, la DesmosediciGP stava diventando una moto vittoriosa e i due prototipi italiani si trovavano all’inseguimento del distante e poi vincitore Marquez. Dovizioso secondo davanti ad Andrea Iannone. Una formazione ducatista nella quale la competitività era grande come le frizioni. The Maniac attacca il compagno di box alla penultima curva ma perde l’anteriore, abbattendolo. Quella che era una doppietta sul podio si trasforma in un ritiro e in un tredicesimo posto raggiunto da Dovizioso spingendo la moto fino alla linea di meta. Sarà una delle cause che portò alla sostituzione di Iannone con Jorge Lorenzo.

Ma la malasorte argentina per Desmo Dovi non finisce. Nella scorsa stagione, infatti, il GP del ducatista numero 4 non è facile. Dopo essere scattato da metà gruppo Dovizioso si trova impegnato nella rimonta ma è toccato dall’Aprilia di Aleix Espargaro; la sua gara termina con uno zero dopo undici passaggi. Per la seconda stagione di fila è ancora un no a Termas e il risultato, con il senno del poi, inciderà e non poco sulla corsa al titolo.

La fortuna, gli imprevisti e gli incidenti sono parte delle corse. Come lo è la competitività del binomio prototipo-pilota. Quest’ultima oggi spinge Dovizioso e la sua GP18 verso grandi traguardi. Battere la malasorte con la miglior moto è la sfida Ducati che si rinnoverà tra due settimane.