Rabat, faro Ducati in Argentina

Lo spagnolo è il miglior dei piloti desmodromici. Petrucci, Dovi e Lorenzo sono teoricamente fuori dalla Q2, ma c'è convinzione

La pista di Termas de Rio Hondo si conferma non facile per le Ducati e nelle prime libere del GP d’Argentina gli uomini in rosso non vanno più in là delle prime dieci posizioni. Male Jorge Lorenzo e Andrea Dovizioso (addirittura ultimo a 3 secondi in FP2), male anche i piloti Alma Pramac Racing e il miglior alfiere desmodromico è Tito Rabat (Reale Avintia Racing), quarto della combinata a 0,9s ma staccato dalle veloci Honda comandate da quella di Marc Marquez.

“Sono molto contento”, afferma lo spagnolo che ha chiuso la FP2 come terzo e ha ricevuto i complimenti di Paolo Ciabatti, direttore sportivo Ducati. “Mi sentivo bene e ho fatto delle belle libere. Ora dobbiamo proseguire su questa strada per dare il massimo anche in qualifica”.

L’inizio argentino non sorride però agli uomini di Borgo Panigale, quindi. Il commento di Andrea Dovizioso, quindicesimo in combinata: “Dobbiamo lavorare, la situazione è un po’ complicata per un insieme di fattori fra gomme, asfalto e assetto. Possiamo migliorare. Non siamo messi male per quanto sembra guardando i tempi; ci sono tanti piloti che vanno forte ed è facile quando non sei al cento per cento perdere posizioni. Domani sarà importante avere almeno un turno di prove in asciutto per lavorare sulle idee che abbiamo”. Le parole di Lorenzo, autore del sedicesimo tempo: “Questa è una pista che evidenzia i punti deboli della moto nuova e ora dobbiamo analizzare i dati per capire e provare a fare meglio domani”.

La cosa buona è che c’è margine e la grande determinazione, nel DNA Ducati, per migliorare; quello che dice la classifica combinata è una teorica esclusione dalla lotta delle seconde qualifiche per gli uomini Ducati eccetto per il numero 53 che ha ricevuto anche i complimenti del Davide Tardozzi, team manager.

Nonostante il crono che non sorride il Ducati Team non si fascia la testa e guarda con grande convinzione alle terze libere. “Dovizioso non ha mai messo a referto un giro fatto bene, ha sempre fatto un errore ma siamo convinti di poter stare con i primi”, parlando della prestazione del ducatista satellite: “Siamo molto contenti per Tito, la moto nuova in condizioni variabili, come ad esempio con il vento, come in questo caso, non è così immediata”.