Vittoria Crutchlow, Marquez senza freni e rabbia Rossi

A Termas va in scena di tutto: pioggia, lotte e colpi proibiti. Il numero 35 è primo in campionato dopo una prova incredibile

Il GP di Argentina va a Cal Crutchlow (LCR Honda Castrol) al termine di una domenica dove è successo di tutto o quasi. Per la Casa alata è un successo storico, il numero 750 della sua prestigiosa e vincente storia. Secondo Johann Zarco (Monster Yamaha Tech3) che raccoglie il quarto podio in carriera. Per la prima volta nelle posizioni che contano entra, Alex Rins (Team Suzuki Ecstar). Ma questo, oltre al risultato, la pista dirà ben altro.

L’incertezza del via. Dopo il continuo mutare climatico del fine settimana, la pioggia torna a bagnare la pista di Termas e la gara è dichiarata ‘bagnata’. Ma in pochi minuti cambiano le tattiche e, quasi tutti, i piloti entrano al box cambiando le gomme. Tranne Jack Miller (Alma Pramac Racing) che resta solo sulla griglia di partenza in pole position avendo già scelto le slick. Una situazione confusa, ricorda il GP di Germania del 2014. La partenza è posticipata e l’avvio sarà di una gara accorciata a 22 giri. Sulla griglia c’è una larga distanza tra Miller e gli altri in modo da avvantaggiare l’australiano, fermo sulle sue scelte prima del cambio.

La gara di Marquez è una fiera di errori. Attimi di tensione per lui che spegne la moto prima del via. Passa la casella di partenza, riaccende il prototipo e torna alla posizione iniziale. Il suo avvio è indemoniato, riprende Miller e lo supera senza problemi. È primo ma la manovra del via in contromano, gli costa il passaggio nella corsia dei box e al sesto giro sconta la penalità. Perde posizioni, prova a recuperare e nella foga viene a contatto con Aleix Espargaro (Aprilia Racing Team Gresini): seconda ammonizione che gli costa una posizione.

Sarà una prova nervosa per il campione del mondo che alla fine attacca Valentino Rossi (Movistar Yamaha MotoGP) e lo fa cadere. Per questo subisce un'altra penalizzazione di 30 secondi. Tre ‘cartellini gialli’ in 22 giri, un record in basso. La tensione sale alle stelle quando il pilota Honda prova a scusarsi nel box di Rossi con le porte che gli vengono sbarrate in faccia.

Miller, torna primo grazie alla penalità inflitta al catalano ma poi non riesce ad andare a podio.

Rins parte dalla seconda fila e resta attaccato a Miller. Perde varie volte posizioni ma torna sotto mentre la lotta per il podio si allarga anche Crutchlow. Il pilota LCR si cala nella battaglia per la vittoria a meno sette dalla fine resistendo all’attacco del sempre presente Johann Zarco (Monster Yamaha MotoGP). Il britannico fa sua la corsa là dove era arrivato già due volte sul podio. Per Cal è la terza vittoria in MotoGP™.

Capitolo Yamaha. La gara di Rossi è un tentativo di recupero dopo la partenza nel medio gruppo e le varie difficoltà di una fine settimana non facile. Con lui prova a risalire il compagno di box Maverick Viñales. Per Viñales è la quinta piazza mentre per Rossi la diciannovesima dopo la caduta causata dalla manovra di Marquez.

Scivolata anche per Dani Pedrosa. Il numero 26 Repsol Honda è vittima di un incidente spettacolare nel duello con Zarco. Per lo spagnolo una botta alla mano.

Andrea Dovizioso (Ducati Team) interpreta una prova di costanza oltre la quinta posizione. Prova ad arginare Marquez in rimonta ma ha la peggio e non è mai nel vivo della lotta per il podio. Sarà sesto, mentre Jorge Lorenzo lontanissimo dai primi, quindicesimo. Andrea Iannone (Team Suzuki Ecstar) è ottavo.

L’ordine di arrivo e la classifica iridata sono consultabili qui. Con la gara a Termas Crutchlow è il nuovo leader della classifica iridata (38 punti). Dovizioso è secondo con 35 punti e terzo Zarco a 28.

Resta su motogp.com, la prossima gara sarà in Texas tra due settimane. Nel frattempo non perdere nulla della tua passione, segui il MotoGP™ con il VideoPass.

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