Rins su, Iannone giù. Ma insieme celebrano il podio Suzuki

Primo podio dell'ex rookie che raccoglie i frutti di un grande precampionato. Iannone ottavo ma già pronto per Austin, con decisione

Il GP d’Argentina è stato il grande momento di Alex Rins che ha chiuso al terzo posto dopo una gara tirata e combattuta. Potrebbe essere una sorpresa ma non lo è. Il pilota del Team Suzuki Ecstar arriva nelle posizioni nobili dopo un precampionato all’insegna delle ottime prestazioni. L’ex rookie, che ha vissuto momenti difficili nel 2017 iniziando l’esperienza nella classe regina con tre infortuni, è protagonista di una grande gara nel fuoco di una prova incerta e combattuta. Partito dall’arretrata seconda fila, ha il merito di restare nelle posizione di testa puntando e credendo al podio fino alla fine.

“Una gara bellissima”, commenta Davide Brivio, team manager Suzuki. “Siamo molto felici e soddisfatti di quanto fatto da Alex. Non solo per il risultato ma anche per la competitività che ha dimostrato in tutta la corsa su una pista dalle condizioni veramente difficili”, prosegue. “Spero che vivremo altri giorni come questi”.

Di contro la prova del numero 29, Andrea Iannone, che ha chiuso come ottavo. Le parole di Brivio: “Mi dispiace per Andrea che non ha potuto spingere al 100% durante la gara ma ora abbiamo anche capito i problemi a causa dei quali non aveva feeling”.

Al netto dei due piloti, il risultato globale per la scuderia è grande. L’ultimo podio della la moto di Hamamatsu risale a due stagioni fa quando Maverick Viñales chiuse come terzo nel GP d’Australia.

“Sono contentissimo”, commenta Rins. “Alla partenza ero nervoso ma poi mi sono sentito a mio agio. Alla curva 7 sono anche andato largo ma ho tenuto e conquistato il podio. È fantastico. Abbiamo lavorato duro e il grazie va al mio team e a tutta Suzuki”.

“Sono stato il primo a fare il cambio di assetto sulla griglia di partenza”, Iannone trova il sorriso in una domenica con poche soddisfazioni, ricordando la corsa di tutti i piloti ai box con il mutare delle condizioni di una pista (eccetto Jack Miller di Alma Pramac Racing e in pole). “Tutti mi hanno copiato! Scherzo, ma la verità è che l’asfalto è cambiato in pochi minuti e ci ha presi in contropiede. Provando a recuperare ho fatto alcuni errori, non avevo certamente le migliori sensazioni”, conclude celebrando la festa della sua scuderia: “Sono molto contento per Alex e per Suzuki. Anche noi stiamo lavorando duramente e possiamo stare lì. Confido nelle prossime gare”.