Iannone, gara superba in Texas

Garone di The Maniac al CoTA e secondo podio consecutivo per una GSX - RR: "Suzuki ha creduto in me"

Andrea Iannone è tornato e, oltre al dominio di Marc Marquez (Repsol Honda) quasi scontato al CoTA, la notizia è il terzo posto del portacolori Suzuki Ecstar. Il podio di Austin arriva dopo un fine settima ad alto livello dove il numero 29 è stato sempre nelle prime posizioni conquistando in qualifica una cristallina prima fila. Un terzo posto come una vittoria per gli uomini di Hamamatsu che continuano a fare bene dopo il GP d’Argentina e l’arrivo nelle posizioni nobili di Alex Rins, oggi fuori gara a causa di una caduta. Iannone in risalita, e la sua gara è costante dopo un tentativo di attacco a Marquez e il tentativo di resistere a Maverick Viñales (Movistar Yamaha MotoGP), in forma iridata.

Andrea Iannone, Team Suzuki Ecstar, Red Bull Grand Prix of The Americas

“Penso che questi punti siano importanti per me e per tutta la squadra”, commenta a caldo The Maniac. “Abbiamo lavorato sempre tanto nonostante il 2017 sia stato duro e sofferto”. Il primo contatto con la GSX – RR sembrava fatato ma, poi, sono arrivati i problemi con la luce che si è vista solo nel GP d’Australia dove Iannone è arrivato a lottare per il podio. Prosegue: “In Suzuki hanno creduto in me e abbiamo lavorato tutti nella stessa direzione. Questo podio è un grande risultato. Ora torniamo in Europa, Jerez e Le Mans non sono piste facili ma daremo tutto”. Sul tentativo di sorpasso al fuggitivo numero 93, Iannone commenta: “Ho seguito il mio istinto da pilota combattivo ma era inutile resistere, qui Marc è nettamente superiore”.

Un podio che mancava all'abruzzese da oltre un anno solare, da Valencia 2016, l’ultima gara in sella alla Ducati. In molti avevano dubitato dell’accoppiata Iannone - GSX – RR e, in molti, ora si ricrederanno. Ma quando c’è stato il cambio di passo e su cosa si è lavorato? “Penso che abbiamo fatto progressi sul bilanciamento”, dice Iannone. “Era l’area nella quale abbiamo più sofferto l’anno scorso e abbiamo capito che direzione seguire, ora stiamo ottenendo i risultati”.

Si va a Jerez poi in Francia. Piste dove tutto può succedere, ma Iannone punta dritto al Mugello. “Il tracciato italiano ha delle caratteristiche che possono premiare la nostra moto. Anche se dobbiamo migliorare la potenza del motore, credo che là potremo dire la nostra”.

In questa stagione Suzuki può beneficiare di maggiori concessioni per quanto concerne lo sviluppo del propulsore dati gli zero podi del 2017. “È un fattore importante questo, lo useremo bene”, termina il numero 29.