A gas aperto per battere Marquez

Il GP di Spagna segna il ritorno a casa della MotoGP™. Comanda Desmo Dovi ma vige la legge di Marquez e gli altri preparano la riscossa

La classe regina si prepara al quarto GP della stagione con il campionato del mondo che torna in Europa per la prova di Jerez de la Frontera. Tutti daranno il massimo e ogni pilota avrà delle grandi motivazioni per tenere il gas aperto sulla mitica pista andalusa. La Spagna aspetta il campionato motociclistico più bello con la massima serie comandata da Andrea Dovizioso. Il pilota del Ducati Team giunge a Jerez con un leggero vantaggio sul rivale Marc Marquez. 46 punti contro 45 e la sfida tra il vice campione del mondo e il re della MotoGP™ è pronta ad accendersi sugli storici palcoscenici del calendario.

Desmo Dovi giunge a Jerez con una certezza, dopo la trasferta americana ha portato a casa il massimo raggiungibile in prove difficoltose. Nel 2017 Desmo Dovi chiuse il GP di Spagna al quinto posto, poi iniziò la scalata verso la vetta della classifica.

Chi invece arriva alla prova iberica forte di una condizione stratosferica è Marquez. Il talento di Cervera ha vinto solo ad Austin, pista dove farebbe la differenza anche con una 250cc, ma quanto ha dimostrato nei primi GP del 2018 fa impallidire gli avversari. La domenica di Jerez potrebbe essere un’altra grande giornata per il numero 93. Nella gara della scorsa stagione Marquez dovette arrendersi al compagno di scuderia. Fu proprio Dani Pedrosa a strapazzare tutti su una pista dove vinse altre due volte nella massima serie. La condizione fisica del Piccolo Samurai non è delle migliori dopo l’infortunio di Termas e il settimo (stoico!) posto al CoTA, ma la pausa di quasi due settimane tra un GP e l’altro non può che beneficiargli.

Dalla sua Pedrosa ha il mezzo meccanico. Discorso quindi valido anche per Marquez con il quale si vede bene quanto la RC213V possa fare le differenza. Ora è il prototipo alato quello da battere, lo si è visto in America con le grandi prestazioni raggiunte su una pista esigente dove le due Honda hanno girato anche con il nuovo forcellone in carbonio. Unicità nella classe.

A livello di moto i passi in avanti più grandi sono stati fatti da Yamaha e da Suzuki. Per la il Team Ecstar i due podi consecutivi di Alex Rins (Argentina) e Andrea Iannone (America) sono il segnale che la GSX – RR è in grado di sfidare le altre moto ufficiali. Per la M1 uno invece, risultati incoraggianti arrivano dall’elettronica, uno dei tallone d’Achille del 2017. Maverick Viñales (Movistar Yamaha MotoGP) ha raggiunto il secondo posto texano e la condizione è quella da lotta per il titolo mentre Valentino Rossi (Movistar Yamaha MotoGP) ha chiuso come quarto, tradito dalle gomme, ma con ottime sensazioni per quanto concerne la moto. L’ultimo vincitore Yamaha a Jerez è proprio il Dottore: anno 2016.

Ma la prova a Jerez sarà importantissima anche per Jorge Lorenzo (Ducati Team). Il maiorchino ha iniziato la stagione raccogliendo poche soddisfazioni. Sta attraversando una crisi di risultati nel suo secondo anno in rosso e su un tracciato dove storicamente è il dominatore potrà dare la svolta sperata, quanto meno a livello di morale, ad una stagione già in salita.

Attendono le migliori sensazioni Danilo Petrucci (Alma Pramac Racing) e Franco Morbidelli (EG 0,0 Marc VDS) reduci da una trasferta oltre oceano difficile.

Il fine settimana andaluso che inizierà giovedì 3 maggio con la conferenza stampa sarà un omaggio ad Angel Nieto, la leggenda spagnola delle due ruote scomparsa ad agosto scorso. Il circuito andaluso, proprio in questa occasione sarà battezzato con il nome del 12 + 1 volte campione.