Zarco vice-leader e maestro

Il secondo in campionato è pronto per la gara di casa, ma chi conosce la 'Zarco GP School'?

Johann Zarco arriva a Le Mans pronto per incarnare il ruolo dell’anti Marc Marquez. Tra il pilota Monster Yamaha Tech3 e quello Repsol Honda ci sono dodici punti e la condizione dimostrata dal transalpino su M1 lo rende l’avversario più temibile del talento di Cervera.

“Mi preparo al GP di casa con uno stato d’animo molto positivo”, commenta Zarco a pochi giorni dall’evento. “Le mie buone sensazioni sulla moto continuano a migliorare e il secondo posto in campionato è un sogno”.

Liberato dai pensieri del futuro, ora è già pilota KTM ufficiale per il 2019, punta a raccogliere la prima vittoria là dove nel 2017 conquistò il primo podio. Da qui in poi potrà iniziare la corsa all’iride prima di lasciare il team che lo ha lanciato in MotoGP™.

Valentino Rossi, Johann Zarco, HJC Helmets Grand Prix de France

“Mi piacerebbe raggiungere il successo davanti al mio pubblico”, prosegue il numero 5. Sarebbe un primo posto storico per il motociclismo transalpino che non sale sul gradino più alto del podio nella classe regina dal 1954. “Ho fatto grandi progressi su questa moto e la Yamaha generalmente è competitiva a Le Mans. Voglio che la Marsigliese risuoni domenica”.

Il motociclismo transalpino dopo aver vissuto anni di gloria, ad esempio con Christian Sarron che sfidò in campo aperto il dominio a stelle e strisce del 1980 e 1990, entrò in crisi. Oggi Zarco è il pilota francese più famoso al mondo, chiamato a dare un nuovo futuro a questo sport nel suo paese.

Anche in questa edizione del GP di Francia, Zarco scenderà in pista con i suoi alunni della Z & F Grand Prix School per alcuni giri dimostrativi. È la scuola per talenti voluta dall’allenatore e scopritore del due volte campione Moto2™, è un il progetto è ambizioso. “Lavorare con i giovani è importante, come dice Laurent, il mio allenatore. Ci stiamo impegnando per dare ai giovani piloti l’opportunità di mettersi in mostra, come ho fatto io. Da parte mia li seguo ogni volta che ho del tempo libero”. Termina, “Guidare deve essere un divertimento per loro e se possiamo mostrare loro la giusta strada e formali allora vale la pena spenderci in questo progetto”.