10 motivi per non perdere la gara ad Assen

Una delle qualifiche più combattute della storia; questo è stato il sabato olandese e la gara sarà ancora meglio

Un grande sabato di Assen ha visto una accesa lotta per la pole chiudersi in modo storico. In una delle sessioni più incerte della storia del motociclismo Marc Marquez (Repsol Honda) ha segnato per la prima volta il primato nelle qualifiche olandesi. Sarà una gara stupenda, ecco 10 ragioni per seguirla.

Marquez, come detto per la prima volta alla partenza al palo in Olanda, ha centrato la sua 75esima pole, la 47esima in MotoGP™. Per la prima volta in questa stagione scatterà dalla prima casella, in Texas gli era stata tolta.

Negli ultimi sette anni solo Stoner (nel 2012) e Rossi (2015) hanno vinto in Olanda partendo dalla pole.

Terzo in griglia di partenza, il Dottore è il pilota più di successo ad Assen con dieci vittorie, nove delle quali raggiunte partendo dalle prime due linee dello schieramento.

Yamaha non vince dall’ultimo successo di Rossi, ad Assen nel 2017. È l’astinenza più lunga dal 2002 con 18 gare senza primi posti.

Dovizioso inizierà la sua corsa in apertura della seconda fila, inseguirà il successo diventando il secondo pilota Ducati a vincere dopo Casey Stoner (2008).

Aleix Espargaro e Aprilia ancora efficaci il sabato e alla miglior qualifica dopo quella di Termas, entrambe chiuse con il settimo tempo.

Johann Zarco conquistò la sua prima pole nella classe regina proprio sulla pista della Drenthe nella passata stagione. Passato dalla Q1, ha chiuso come ottavo. È la terza volta di fila che fallisce l’appuntamento con la prima linea.

Andrea Iannone inizierà la sua gara come nono, il peggior risultato in qualifica dal GP d’Argentina.

Come Danilo Petrucci, undicesimo sulla griglia di partenza e secondo in gara ad Assen nel 2018.

Al contrario Alvaro Bautista ha raccolto la sua miglior casella della stagione, inizierà la gara olandese come dodicesimo.