Bautista sorprende al Sachsenring

GP magistrale per il ducatista satellite che chiude la gara sassone come quinto e con il miglior arrivo stagionale: “Sono molto motivato”

Il GP di Germania 2018 sarà ricordato, oltre che per l’ennesima vittoria di Marc Marquez (Repsol Honda) e la gara tutta di determinazione di Valentino Rossi (Movistar Yamaha MotoGP) anche per la prova di alto livello messa in pista da Alvaro Bautista. Il desmodromico di Talavera de la Reina, alfiere Angel Nieto Team, è tra i più competitivi di tutto il fine settimana occupando costantemente, dalle libere le prime posizioni. Una passo in avanti dal venerdì alla FP3 consente a Bautista di accedere direttamente alla Q2 ed iniziare la gara sassone dalla terza fila. La sua corsa poi è un crescendo e una lotta per raggiungere un risultato significativo guardando anche al futuro, ad un 2019 ancora totalmente incerto con la sua scuderia passata ad essere satellite di Iwata.

È quinto al traguardo, secondo ducatista dietro a Danilo Petrucci (Alma Pramac Racing) e meglio delle due DesmosediciGP del Team.

“Credo che chiudere in questa posizione non è stato facile”, commenta Bautista. “Ad Assen abbiamo terminato la gara a sette secondi dal primo e qui la differenza è stata molto ridotta. Un quinto posto che sa di vittoria e arriva grazie ad un crescendo iniziato a Jerez”.

Prosegue. “La nostra preparazione stagionale non è stata molto lunga, non abbiamo potuto provare molto e lo abbiamo pagato nei primi GP. In gara mi sono sentito più forte di Petrucci e Dovizioso ma alla fine la gomma dietro ha iniziato a non offrire più delle buone prestazioni e ho approfittato dell’abbassamento del ritmo di Lorenzo per avere la meglio su di lui”, termina. “Sono contento del progresso fatto e mi sento molto motivato”.