Rossi rimonta ad Aragon: “Il lavoro di Gadda ci ha aiutato”

Al MotorLand, il Dottore limita i danni e riesce a conquistare la top 10. Piccoli passi in avanti sull’elettronica

Il MotorLand è una pista storicamente complicata per la Yamaha, ma Valentino Rossi (Movistar Yamaha MotoGP) riesce a ribaltare il risultato del sabato disputando una gara che gli consente di rientrare nei primi dieci. Taglia il traguardo in ottava posizione e mantiene il terzo posto in campionato, un finale migliore delle premesse di venerdì e sabato.

È il Dottore stesso a confermarlo: “Ieri è stata la giornata peggiore del weekend perché abbiamo fatto delle modifiche ma facevo ancora più fatica. Però oggi abbiamo apportato ulteriori modifiche, più grandi. Infatti nel warm up sono andato meglio. Certo, questo è il nostro potenziale al momento, la top 10 sarebbe stata difficile senza le cadute di Lorenzo, Crutchlow e Bautista”.

È un Rossi realista quello che analizza la gara al MotorLand. Ha un’ampia visuale della situazione degli altri costruttori: “Sono andato più veloce rispetto alla gara dell’anno scorso perché nel 2017 ero infortunato. La cosa più preoccupante è che la moto è quella da un po’, mentre Ducati, Honda e Suzuki hanno fatto un grande passo in avanti. Anche Aprilia è andata forte e ci è arrivata davanti”.

“Quando fai modifiche grandi e la moto non risponde c’è qualche altro problema di fondo”, continua il Dottore parlando dell’ormai nota difficoltà tecnica della Yamaha. “Il feeling cambia, sposti il bilanciamento, fai qualcosa peggio e qualcosa meglio, ma il tempo è lo stesso. Davanti hanno cercato di salvare le gomme, poi hanno spinto. Giravo un secondo e mezzo più lento di loro alla fine, quindi siamo in difficoltà. Le alte moto stressano meno la gomma dietro, quindi quando aprono il gas i sistemi elettronici lavorano meglio, la nostra continua un po’ a scivolare. A volte con gomma nuova facciamo i giro veloce, ma siamo in difficoltà in gara”.

Nonostante una realtà complicata, la tenacia di Valentino ha avuto la meglio ed in gara è riuscito a raccogliere più di quanto sperasse. Valentino ringrazia anche Michele Gadda, tecnico dell’elettronica arrivato in Yamaha a partire da Silverstone, per la novità apportata che sembra aver funzionato: “Bisogna continuare a lavorare perché ci sono ancora cinque gare da disputare ed il lavoro che possiamo fare è sull’elettronica. Questa pista per noi era più difficile, ma c’erano delle novità sull’elettronica studiate da Gadda che mi hanno aiutato un po’ alla fine della gara. Infatti sono riuscito a tenere un passo costante, ho sorpassato Miler”.

Il Gran Premio Movistar de Aragon è archiviato, ora lo sguardo è rivolto all’ultima parte di stagione. Sarà complicata, ma Rossi non demorde e cercherà di ottenere la miglior prestazione possibile approfittando delle piste più favorevoli alla sua moto: “In Tailandia sarà difficile, perché nei test siamo andati abbastanza male. Ma Zarco era andato forte, quindi vedremo. Comunque non è una delle migliori piste per noi. Poi però c’è Motegi che mi piace molto, lì bisognerà tenere d’occhio il meteo. Sull’asciutto possiamo essere più competitivi, stessa cosa a Phillip Island. In Malesia col caldo non so, a Valencia sarà più difficile”.

Proprio a Valencia, a campionato finito, parte la stagione 2019 con i test, di cui però Rossi non ha notizie su aggiornamenti. Vietato gettare la spugna, Valentino lo sa e ha fiducia nella squadra, una delle più competitive che gli ha regalato anni di gloria: “Per i test di Valencia non so nulla, Yamaha ha sempre portato la moto nuova nei test a Brno, ma sono due anni che non arriva niente. Però vedremo, storicamente dagli anni ‘70 è sempre stata competitiva, ha lottato con Honda, qualche anno è andata meglio, a volte ha inseguito. Ai miei tempi, la moto è sempre stata molto veloce. Capitano i momenti difficili, questo è un periodo di crisi tecnica. È complicato, ma bisogna fare le cose giuste”.

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