Petrucci: “Con Dovi sarà una grande stagione”

Alla fine del MotoGP™ 2018 mancano ancora cinque gare ma l’anno che verrà di Danilo Petrucci è quello della grande opportunità. Il portacolori Alma Pramac Racing passerà alla squadra ufficiale di Borgo Panigale dividendo il box con Andrea Dovizioso sotto i vessilli del Ducati Team.

Oggi, Petrucci continua la sfida per essere il miglior satellite e, dopo il fine settimana al MotorLand, torna a guadagnare il primato nella classifica dei piloti non ufficiali. Il duello è con Cal Crutchlow (LCR Honda Castrol) e i due, adesso, hanno gli stessi punti in classifica iridata (119).

“Credo che sia la mia miglior stagione in MotoGP™, l’unica differenza con l’anno scorso è che quest’anno non riesco a sfruttare le situazioni. Lo ammetto, nel 2017 mi ha aiutato anche un po’ la fortuna”. Il ducatista satellite fa un bilancio del suo campionato chiusa la tappa europea pensando già alla trasferta asiatica che inizierà sulla pista di Buriram.

“Quest’anno ho un po’ meno pressioni”. Confessa Petrucci, “E un po’ meno sorte. Però sto portando a casa punti importanti in tutte le gare anche se rispetto a Dovi e Lorenzo sto soffrendo di più”.

Un passo minore rispetto ai piloti ufficiali causato dal consumo eccessivo delle gomme. È la costante della stagione per il numero 9 ma sulla quale, tutta la famiglia Ducati sta lavorando da tempo. “Dal Team ufficiale avrò un aiuto maggiore adesso. Prima ci rivolgevamo a loro solo quando avevamo un problema grosso mentre ora, visto che la cosa è cronica, stiamo cercando una soluzione insieme”.

Rispondendo a quanto detto da Lorenzo ai media, cioè che la Ducati scegliendo Petrucci ha preferito puntare su una formazione composta da un confermatissimo Dovizioso e risparmiando sul secondo pilota, il chiamato in causa risponde. “Quando la Ducati ha scelto me, ero il miglior pilota desmodromico in classifica e Jorge non aveva vinto ancora delle gare. Io avevo fatto anche più podi di lui e quindi credo che il Team abbia fatto una scelta ovvia. Credo che il ragionamento del box ufficiale sia stato: ‘Petrucci è davanti in classifica e costa un quindicesimo di Lorenzo, prendiamolo’. Chi non lo avrebbe fatto?”.

Si parla dei giorni a ridosso del GP d’Italia. “Poi è successo che quella domenica e la successiva Jorge ha vinto; comunque lui è cascato in piedi e guadagnerà sempre dieci volte più di me. Ma non è assolutamente ingiusto che io corra al suo posto”. Continua, “Se la Ducati dovesse scegliere oggi, forse sceglierebbe lui. Ma credo che ognuno abbia sfruttato le sue occasioni e io mi sono fatto trovare pronto quando serviva”.

Quindi, Petrucci è stata la miglior scelta a basso prezzo? “Si, è così”. Non si nasconde il Petrux, dalla infinita sincerità. “Però quando Ducati ha dovuto scegliere ha scelto me, in un periodo nel quale ero il più veloce dei ducatisti. Penso che abbiano puntato su di me perché ho un buon rapporto con Dovi, possiamo fare una grandissima stagione insieme l’anno prossimo per creare una moto vincente e migliore delle altre. Sicuramente non mettere Dovi nelle condizioni di avere un compagno di squadra ‘scomodo’ e titolato, lo potrà avvantaggiare e lo potrà fare andare forte. È quello che gli serve per vincere il campionato. Io l’anno prossimo sarò il secondo pilota, non c’è dubbio ma sono convinto di poter fare meglio di questa stagione”.

Ma adesso, quanto sarà importante arrivare davanti a Lorenzo in campionato? Con lo zero di Aragon, il numero 99 occupa la quarta piazza e, a 11 punti, lo incalza il ternano. “Potrebbe essere importante anche se le decisioni in casa Ducati sono state prese da tempo. È più una soddisfazione personale, come arrivare quinto o nella top 5 che significherebbe essere tra i migliori della massima classe”.