This is MotoGP: la precisione

Linee millimetriche e una sfida costante con il crono, tutto per essere i migliori. È lo stile di Maverick Viñales

La potenza è nulla senza controllo ma anche senza precisione. Una massima che vale soprattutto in MotoGP™. Lo so bene e sin dai miei primi passi nel mondo delle due ruote ho provato ad attenermi a questo imperativo. Tutti i piloti hanno il proprio stile, io ho scelto la precisione e il mezzo che adesso porto in pista mi aiuta moltissimo nell’esprimermi come corridore. Curve precise e grande percorrenza dipingendo traiettorie che spesso mi danno un vantaggio sugli avversari. La precisione incide in modo significativo sui crono e fa vincere.

Lo imparai nelle cilindrate inferiori e lo perfezionai con Suzuki. Da rookie dell’anno alla vittoria, migliorando di gara in gara. Firmando con Yamaha, poi, ho dato una svolta alla mia carriera e ho potuto incrementare la mia mia crescita come pilota di precisione. Ho sempre provato a seguire i migliori, prenderli come esempio. Non nascono la mia ammirazione per Valentino Rossi, ora mio collega di box. Diverso da me come stile ma primo maestro. Da piccolo ammiravo la sua aggressività in pista, adesso ammiro il suo stile che è cambiato, che ha vissuto una evoluzione con il passare delle stagioni. È sinonimo della sua unica capacità di adattarsi. Ora, è una grande soddisfazione dividere il box. Ma ho studiato anche da altri piloti. Dani Pedrosa per me è stato un riferimento. Era il corridore da seguire quando la mia generazione non era altro che un gruppo di adolescenti su due ruote. Un modo di guidare preciso, scattante ed efficace il suo. Mi è servito tantissimo provare ad imitarlo.

La vittoria della scorsa stagione a Phillip Island fu una liberazione. La vissi proprio così. Sentivo di non poter dare il 100% fono ad allora. Quello che scendeva in pista era la versione depotenziata di me stesso e, troppo tempo senza vincere, stava incidendo sul mio livello.  Ho recuperato tutte le migliori sensazioni e adesso voglio portarle ancora più in là. Ho lavorato a fondo questo inverno, l’accelerazione e la frenata sono alcune delle zone chiave da migliorare al mio prototipo e so che Yamaha riuscirà a fare della M1 una moto ancora più competitiva. Avere il miglior feeling in sella, inoltre, è la base per disegnare traiettorie millimetriche e non perdere tempo. Con Julito Simón sto facendo un grande lavoro e con Esteban (García, ndr) l’intesa è quella del passato. Sono sicuro che troveremo tutti i dettagli che ci daranno la massima precisione, è solo questione di tempo.

Dopo il dominio nei test in Qatar, il numero 12 Yamaha farà sua la prima gara della stagione? Segui il Campionato del Mondo MotoGP™, LIVE e OnDemand, con il VideoPass!