Il ragazzo 'normale' e velocissimo della Moto2™

“Prendere le cose con calma e lavorare sui particolari”, Luca Marini è pronto a far bene con i consigli di Valentino. L’intervista

In molti lo indicano come uno dei candidati al titolo iridato della media cilindrata. Luca Marini si smarca dal ruolo, forte dell’esperienza nelle giovinezza come calciatore, e parla della stagione, del nuovo motore Triumph, degli obiettivi e delle dritte di Valentino Rossi… Non tutti hanno un fratello nove volte campione del mondo. A pochi giorni dal primo GP a Losail, ecco l’intervista al già velocissimo numero 10 dello Sky Racing Team VR46.

“Pecco e Franco hanno fatto qualcosa di davvero incredibile. Entrambi forti e costanti per tutta la stagione: sono un grande stimolo per me”

Iniziamo, come arrivi al debutto stagionale?

“Non vedo l’ora di venerdì per le prime FP! E’ stato un lungo inverno, l’operazione alla spalla a dicembre, la riabilitazione, la preparazione atletica, i test, ma sono contento. Non sono ancora al 100% fisicamente, ma le sensazioni sono molto positive sia dal punto di vista fisico che in pista. Forse mi manca qualcosina a livello di preparazione atletica, ma l’operazione andava fatta: l’anno scorso, a ogni turno, dovevo prendere degli antidolorifici”.

Hai lavorato su qualche aspetto in particolare durante la pausa invernale?

“In realtà la fisioterapia e il recupero mi hanno costretto a stare fermo per gran parte dell’inverno e non ho potuto seguire al completo il programma di allenamento. In Qatar non sarò al 100%, ma è normale, anche perché il weekend di gara arriva dopo una sessione di test sempre a Losail, e questo ha significato essere fuori casa subito per un paio di settimane e non potersi allenare. Poi potrò riprendere a prepararmi al meglio: in Argentina si correrà dopo venti giorni e punto a raggiungere un livello migliore”.

Come sono andati i test?

“Abbiamo lavorato sodo, nel box c’è un gran clima e i ragazzi mi hanno davvero supportato nel migliore dei modi. A Jerez siamo stati molto veloci, fin dal test di novembre, poi anche al test privato di metà febbraio e a quello IRTA. In Qatar abbiamo provato davvero moltissime cose e raccolto tanti dati. Abbiamo messo alla prova il motore Triumph su una pista completamente diversa e siamo pronti a scendere in pista per affrontare il weekend di gara”.

Come ti trovi con il tre cilindri Triumph? Che cosa ti piace di più di questo cambio tecnico?

“Il nuovo motore mi piace, e così lo sviluppo delle moto: si guidano bene, c’è più potenza, ci si diverte di più. C’è anche una nuova parte di elettronica ancora in stato di sviluppo, ma che già rende più interessante il lavoro nel box. Non mi fa impazzire il nuovo format delle qualifiche, con tempi ridotti. Ma ci si adatterà”.

“Valentino mi ha consigliato di prendere le cose con calma, pensare gara per gara e lavorare sodo anche sui più piccoli particolari”

Sei già veloce, che cosa ti aspetti della prima gara?

“Tra Jerez e il Qatar, ci sono diversi piloti che hanno dimostrato di poter essere competitivi. Binder, Lowes, Marquez. E Baldassarri, che è fortissimo, per non dimenticare Schrotter e Luthi. Ci sono 10-12 piloti che possono vincere gare in questa stagione e credo che gara dopo gara si alterneranno nelle prime posizioni. Ci sarà da divertirsi”.

In molti ti indicano come pretendente al titolo in questa stagione, hanno ragione?

“In molti lo hanno chiesto, fin dalla presentazione del Team. Al momento voglio rimanere concentrato sul lavoro, l’allenamento, continuare l’approccio alla nuova moto e pensare gara per gara. Trovare il giusto compromesso su ogni pista, analizzare i dati e curare anche i più piccoli dettagli”.

Morbidelli, Pecco e… senti alcuna pressione dopo queste firme italiane nel campionato Moto2™?

“Pecco e Franco hanno fatto qualcosa di davvero incredibile. Entrambi forti e costanti per tutta la stagione: sono un grande stimolo per me. Con Pecco poi ho avuto la fortuna di dividere il box lo scorso anno e ho imparato tanto. Abbiamo un buon esempio in Academy e dobbiamo tutti cercare di ripetere le loro prestazioni”.

Che consigli chiederai a Valentino il sabato prima della gara in Qatar? E per la stagione?

“Non saprei, per la stagione mi ha consigliato di prendere le cose con calma, pensare gara per gara, rimanere prima concentrato sui test, poi sulle prime trasferte senza pensare troppo al resto. Continuare a lavorare sodo anche sui più piccoli particolari”.

Che consigli darai, o hai dato, a Nicolò Bulega; il tuo compagno di box e rookie della categoria?

“Nicolò ha iniziato la sua avventura in Moto2™ con il piede giusto. Si è fatto subito vedere ed è stato particolarmente veloce. Questa nuova moto è sicuramente più adatta al suo stile e potrà fare bene. Non deve avere fretta di arrivare, di impressionare subito, ma continuare a crescere passo dopo passo. E’ nella squadra campione del mondo quindi sapranno come aiutarlo nel migliore dei modi”.

Che cosa vuoi dalla tua stagione?

“Migliorare ancora tanto, continuare ad imparare. So che ho tanta strada davanti e voglio raggiungere i miei obiettivi, ma mi sento più forte e consapevole oggi”.

Comunque vada, ti vedremo presto nella massima cilindrata? Da che cosa dipende il tuo passaggio in MotoGP™?

“Questo nuovo tipo di Moto2™ può essere più adatto e propedeutico ad un passaggio in MotoGP™, ma non voglio correre. Arrivare alla massima categoria, è il sogno di ogni pilota, ma è importante arrivarci dopo aver fatto delle belle cose in Moto2, e con il Team giusto. Voglio ancora togliermi tante soddisfazioni in Moto2 e voglio restare concentrato sul presente.  Se quest’anno farò bene, sicuramente aiuterà, ma bisognerà vedere anche i contratti, quali piloti rinnoveranno etc. Ci sono diversi aspetti da valutare. Arrivare in MotoGP è importante, ma senza fretta”.

Conosciamo molto poco di te giù dalla moto. Che cosa ti piace fare quando non corri? Interessi, hobby particolari?

“Sono un ragazzo riservato effettivamente. Quando sono lontano dalle gare, torno a casa a Tavullia, un luogo che amo, e trascorro le giornate tra allenamenti, famiglia, fidanzata e due cani. Quando non sono in moto o in palestra, i miei hobby sono i motori, anche le 4 ruote, gli amici, la play station, lo sport. Da piccolo, ho provato dal calcio, allo sci, al tennis…a calcio ero bravo e mi è rimasta la passione. Sono tifosissimo della Roma e il mio idolo è Totti, uno dei motivi per cui ho scelto il 10. Insomma, sono un ragazzo assolutamente normale”.

“Questo nuovo tipo di Moto2™ può essere più adatto e propedeutico ad un passaggio in MotoGP™, ma non voglio correre”.
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