Calma d’obbligo prima della tempesta

Non è il GP da ricordare quello dell’esordio su Honda per il maiorchino. Due cadute gli compromettono la forma migliore

Jorge Lorenzo era l’atteso protagonista del via stagionale a Losail. Il pilota HRC ha fatto il suo debutto con la nuova scuderia, il team Repsol Honda, e fino a quando è stato della partita è sembrato poter far saltare il banco. Anche se sensazioni in sella alla RC213V sono state delle migliori, la prima prova del 2019 si è complicata nel sabato di qualifiche per il cinque volte campione del mondo.

Rientrato da un infortunio al polso e alle prese con un precampionato in salita, Lorenzo è stato velocissimo nelle prime libere e nel giorno successivo sembrava potesse essere tra i combattenti nella lotta per la pole. Nella mattinata di FP3 però il colpo di scena, una caduta a freddo che gli ha procurato alcune contusioni alla schiena. Dopo il tentativo di tornare in sella, un’altra scivolata nelle quarte libere. Qualifiche da buttare o quasi e la partenza dalla quindicesima casella allo spegnersi del semaforo.

La gara del numero 99, poi, sarà costante e in difensiva soffrendo i postumi di un sabato nero. Chiuderà come tredicesimo ma con ottime sensazioni per quanto concerne il mezzo meccanico.

“Ci sono molte cose positive da evidenziare”, ha detto Lorenzo nel post gara senza perdere di una goccia la carica agonistica. “Anche se abbiamo chiuso lontani dai primi il mio è un bilancio positivo. Non ho potuto dare il massimo, ero limitato fisicamente dalle cadute sofferte ieri e mi faceva male la spalla. Mi ha limitato in tutto. Per questo sono stato lento, più lento dell’inizio del fine settimana”. Termina. “Senza dubbio il nostro potenziale non è quello dimostrato oggi, ma molto molto di più e possiamo essere più forti”.

Qui l’ordine di arrivo e la classifica iridata.

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