Le insidie del COTA valgono anche per Marquez

Anche il boss teme il suo ring preferito, battibile come qualunque altro pilota i rivali sono pronti alla lotta

Se avessimo bisogno di conferme sull’imprevedibilità del MotoGP™ bisognerebbe andare a domenica, nel post gara di Austin. Come finirà su una pista complicata tecnicamente, fisica, oggi riasfaltata e con non va proprio giù a molti piloti della classe regina? In tanti temono il COTA e se a non sapere che cosa aspettarsi dalla terza prova stagionale è addirittura il re del Texas, Marc Marquez (Repsol Honda), allora il GP della Americhe diventa totalmente incerto e sicuramente spettacolare.

“Per me è una gran bella pista, ma ogni anno è totalmente differente”, commenta il numero 93, sei volte vincitore d’America. “Quello che è certo è che abbiamo una buona base e dobbiamo fare quello che sappiamo fare meglio ma senza prendere rischi”, anche Marquez teme il COTA quindi, una sorta di rodeo per i sali e scendi e, per questo, celebrato dal talento di Cervera con un casco speciale. “È impossibile fare il giro perfetto qui”, prosegue il pilota Honda. “Ci sono tante staccate e ripartenze, in ogni momento si possono commettere sbavature e ad ogni giro le traiettorie non sono quelle del passaggio precedente. In più, per questo 2019, è stato riasfaltato”.

A Termas de Rio Honda abbiamo assistito al bel duello tra Andrea Dovizioso e Valentino Rossi. Tenzone vinta dal pilota Monster Energy Yamaha MotoGP ma il portacolori Ducati è pronto a dare il massimo, in agguato al secondo posto iridato (41 punti contro i 45 di Marquez). “Qui Marquez è il re, difficile batterlo ma noi siamo pronti a dare il massimo”. Le parole dell’alfiere Mission Winnow Ducati. “Sono rilassato e vedremo domani come va quando scenderemo in pista; sicuramente siamo più competitivi della stagione scorsa. Non so se possiamo vincere ma possiamo fare bene”. Competitività della nuova moto definita che da Jack Miller (Pramac Racing) che ha descritto le differenze tra la DesmosediciGP dell’anno scorso e quella di questa stagione, ossia, un motore migliore e più potente.

“Ho fatto un grande podio che mi ha dato tranquillità”, commenta Rossi ricordando la gara Argentina. “Sono stato a casa, preparandomi al massimo per questa gara (allenamento al Ranch con record il nove volte campione, ndr) e siamo pronti. È una pista lunga, difficile ed impegnativa. Ha tanti segreti ma la nostra moto non è affatto male”.

Suzuki è salita sul podio nel 2018 con Andrea Iannone, in questa stagione sarà portata in pista da Alex Rins (Team Suzuki Ecstar), “Arriviamo qui in ottimo stato, in gara siamo forti ma dobbiamo migliorare le qualifiche e il giro secco. Non è una pista facile e l’anno scorso Andrea ha fatto una grande gara. Vediamo che cosa faremo noi”.

Via al Red Bull Grand Prix of The Americas dal 12 al 14 aprile, classe regina scenderà in pista per le prime libere alle 16:55. Resta su motogp.com e vivi la tua passione LIVE e OnDemand con il VideoPass!