Aprilia, i test per voltar pagina

Il lunedì ad Austin sarà all’insegna delle prove per mettersi alle spalle un fine settimana in salita

Andrea Iannone (Aprilia Racing Team Gresini) ha concluso a punti il GP of Americas chiudendo al dodicesimo posto. Dopo essere scattato dalla diciassettesima posizione Andrea, anche per un paio di scivolate tra chi lo precedeva, è risalito fino a raggiungere la top-ten. In quella fase, verso metà gara, Iannone era sembrato in grado di risalire ancora ma Il degrado delle gomme negli ultimi sette giri gli ha anche impedito di difendere il risultato raggiunto. Andrea ha continuato a spingere chiudendo dodicesimo e guadagnando così punti in campionato.

Espargaro, con una caduta senza conseguenze fisiche al secondo giro, ha compromesso la possibilità di un buon piazzamento che, visto il suo passo e la classifica finale, sarebbe stato nettamente alla sua portata.

Austin si conferma un tracciato ostico per la squadra italiana che, proprio per questo, si fermerà oggi per una giornata di test, mentre mercoledì e giovedì sarà il test team con Bradley Smith a essere impegnato sul tracciato di Jerez, la crescita della RS-GP è il primo obiettivo e sia il team sia la factory di Noale sono impegnati per questo.

“Vista come è andata la gara oggi sarebbe stata una bella opportunità per prendere punti importanti ma purtroppo la moto, già dal warm up, non era consistente come nelle altre sessioni. Non mi sono trovato bene col traction control già dal mattino e in gara è stato lo stesso. Mi sono trovato in highside in apertura gas e dobbiamo capire bene perché. Dobbiamo migliorare la moto e quindi i test di domani sono importanti, soprattutto dobbiamo crescere nel grip, questo è ora è il primo obiettivo, spero che potremo fare passi in avanti”. Ha detto il catalano a fine gara.

Iannone aggiunge: “La posizione finale non è male, ma soprattutto abbiamo aggiunto un altro tassello al nostro percorso di crescita accumulando esperienza. Il mio rammarico è non essere riuscito a mantenere il ritmo negli ultimi sette giri, la moto è diventata più nervosa e difficile da guidare. Senza questo calo ci saremmo potuti giocare la top-10 ma, soprattutto, avremmo ridotto il distacco rispetto ai primi”. Termina. “In questo momento non è il risultato la cosa più importante, dobbiamo soprattutto migliorare il gap con i migliori”.

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