Rossi scommette su Triumph: “Prepara alla MotoGP™”

Tra i piloti della classe regina, c’è anche il Dottore a promuovere la validità dei motori forniti in Moto2™ dal costruttore inglese.

L’impatto iniziale dei motori Triumph nella categoria intermedia, che ha come attuale leader Lorenzo Baldassarri (FlexBox HP 40), è un argomento molto chiacchierato nel paddock. Sono rimasti in pochi i protagonisti che non hanno condiviso la propria opinione a riguardo.

Uno degli ultimi ad aver reso pubblica la propria idea è stato Valentino Rossi (Monster Energy Yamaha), un veterano che vanta una grande esperienza nel campionato del mondo. Il pesarese considera positivo il lavoro svolto dal costruttore inglese.

Rossi ha ricordato le preoccupazioni che circolavano tra molti addetti ai lavori sul potenziale di questa nuova categoria che dal 2012 ha sostituito le 250cc. “Ricordo che all’inizio dell’era Moto2™ molti erano preoccupati e arrabbiati perché si trattava di una moto da strada” ha spiegato il pilota Yamaha. Molti infatti pensavano che non fossero il modo migliore per prepararsi “al passaggio in MotoGP™”.

Analizzando la recente storia della categoria intermedia, il Dottore ha sottolineato: “Le gare sono sempre divertenti, soprattutto, dopo che è stato fatto questo passo in avanti con l’introduzione del motore Triumph e l’aumento dell’elettronica”.

“È una moto valida per prepararsi alla MotoGP™ perché è pesante e permette di lavorare col freno motore” ha aggiunto Rossi che ha poi ricordato che tutti i piloti “sono contenti” di queste novità. “È un po’ più grande, un po’ più veloce. Secondo me - ha continuato - è ad un livello molto buono” ha spiegato il nove volte campione del mondo riferendosi ai nuovi motori Triumph da 765cc.

L’opinione di Rossi è stata sostenuta ad Austin anche da Marc Márquez (Repsol Honda Team) e da Cal Crutchlow (LCR Honda Castrol). Il campione del mondo in carica ha riportato l’esperienza vissuta direttamente dal fratello, Álex Marquez (EG 0,0 Marc VDS), spiegando che secondo i piloti il motore Triumph “È più simile ad un motore da corsa, è più centrato sul rendimento in gara, invece prima era più simile ad un motore da strada”.

“Adesso possono giocare un po’ di più con l’elettronica e hanno più potenza. Abbiamo visto che sul rettilineo possono raggiungere i 300km/h. Penso che il cambiamento sia stato in meglio perché adesso le moto sono più simili alle MotoGP™” ha concluso il catalano. Della stessa opinione è anche Crutchlow che ha scherzato sull’origine dei motori della categoria intermedia. “Sono molto orgoglioso perché anche io sono inglese e gli inglesi stanno tornando! Almeno così, se i piloti del Regno Unito hanno una giornata difficile, almeno le moto del nostro paese riusciranno a vincere” ha commentato sorridendo, prima però di evidenziare l’importanza dell’elettronica: “Questo permette che il passaggio alla MotoGP™ sia più semplice”. La Moto2™ conta su tutti gli ingredienti a disposizione per aumentare lo spettacolo nella categoria che precede la classe regina.

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