Bulega, pronto per tornare a splendere

Il debuttante dello Sky Racing Team VR46 torna in sella dopo lo stop e lo fa a Jerez, pista tra le preferite

Di recente, Nicolò Bulega è stato sottoposto ad una operazione chirurgica per far fronte ad una sindrome compartimentale. Operazione perfettamente riuscita per il rookie dello Sky Racing Team VR46 che adesso è pronto per scendere in pista a Jerez de La Frontera. Pista dove ha raggiunto importanti risultati in passato, Bulega è stato intervistato da motogp.com a una settimana dall’impegno andaluso.

Che cosa hai pensato la prima volta che hai provato il 3 cilindri Triumph?

“E’ stato emozionante: quando sono salito per la prima volta sulla Moto2™ con motore Honda, rispetto alla Moto3™, mi sembrava già una moto vera con più potenza, più veloce. Quando ho provato la Triumph ho avuto un po’ la stessa sensazione. Un altro step in avanti, il motore mi è piaciuto subito anche perché ha molta coppia in basso”.

Abbiamo visto che ti stai adattando abbastanza bene, che cosa ti è venuto meglio nel cambio da Moto3™ a Moto2™?

“Sono molto contento di questo salto di categoria e di questa bella opportunità con lo Sky Racing Team VR46. Rispetto alla Moto3™, considerato che sono altro 1.80 m, sono decisamente più comodo in sella alla nuova cilindrata e questo probabilmente mi consentirà di esprimere meglio il mio stile di guida. Tra test e prime gare le sensazioni sono state più che positive e non vedo l’ora di tornare in sella a Jerez per poter continuare il mio approccio alla Moto2™”.

Nicolo Bulega, Sky Racing Team VR46, Gran Premio Motul de la República Argentina

Su cosa invece dovrai lavorare?

“Devo sicuramente fare esperienza sulla gestione dell’intera durata di gara: partenza e primi giri, consumo delle gomme e fasi finali. Rispetto alla Moto3™ c’è meno lotta in bagarre ed è fondamentale rimanere competitivi sul long run per riuscire ad essere performanti fino alla bandiera a scacchi. Gara dopo gara, diventerà più facile”.

Hai un collega di box più esperto, ti consiglia? Gli chiedi consigli?

“Luca conosce bene la categoria ed è tra i piloti più esperti. Dopo gli ottimi risultati ottenuti lo scorso anno con Pecco e Luca, fin dai primi test, come Team, abbiamo impostato un sistema di lavoro per valorizzare il gioco di squadra. Luca mi da una gran mano, ma anche tutta la squadra: meccanici e tecnici hanno una gran esperienza da poter sfruttare”.

Rientri dall’operazione, come ti senti? Sei pienamente recuperato?

“Ovviamente mi è dispiaciuto non poter partire per gli USA, ma per la sindrome compartimentale non c’è altro rimedio che l’intervento chirurgico. Con il Team, abbiamo preferito farlo il prima possibile per tornare competitivi per le gare in Europa. A Jerez, tra l’altro una delle mie piste preferite, tornerò in sella, non vedo l’ora”.

Il tuo obiettivo per Jerez, pista dove in passato hai fatto bene.

“Infatti, Jerez è una delle mie piste preferite, soprattutto il tratto finale. Sono sempre andato forte, ho ottenuto tanti bei risultati, spero di fare bene e di non avere dolore al braccio. La riabilitazione sta procedendo nel migliore dei modi”.

E per la stagione?

“E’ il primo anno per me in Moto2™, sia in Qatar che in Argentina sono andato bene, anche se in gara non ho raccolto molto. Poi l’infortunio e ora riparto da Jerez. L’obiettivo è fare quanta più esperienza possibile, imparare e lottare per il titolo di rookie of the year”.

La MotoGP™… ci pensi mai? Ti vedremo lì a breve?

“La MotoGP™ è il sogno di qualsiasi giovane pilota, ma non voglio correre perché è importante arrivare pronti a quel momento. Questa stagione sarà importante affrontare bene il salto di categoria e fare esperienza”.

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