Guidotti: “Pecco è pronto per la top10, siamo fiduciosi”

Dopo cinque gare, il responsabile del box Pramac Racing fa un bilancio del campionato e coccola il suo rookie

Francesco Guidotti ha di recente rilasciato un’intervista parlando del futuro del team Pramac Racing. Jack Miller resta? Arriva Alex Marquez? Quali saranno i prossimi movimenti di mercato della scuderia satellite Ducati? Qualunque sia il domani, il responsabile del box desmodromico fa un bilancio del presente e parla dei due piloti, Miller appunto e il rookie campione Moto2™, Francesco Bagnaia.

Come sono state fino ad ora le prestazioni di Jack Miller?

“Un terzo posto, due quarti, è un trend molto positivo. Anche in qualifica, Jack è sempre stato abbastanza incisivo, l’unico GP nel quale non è riuscito ad entrare in corsa è stato Jerez ma negli altri quattro è sempre stato ad altissimo livello”.

Ve lo aspettavate?

“Lo aspettavamo, sì. Lo speravamo, ancora di più. Però non è una sorpresa. Dopo l’inizio di stagione dell’anno scorso, passando alla moto ufficiale, era qualcosa che avrebbe dovuto assolutamente fare. Era uno step auspicabile, passare da un buono ad un ottimo inizio. Il supporto tecnico c’è e quindi è bene che lo sfrutti. Lo aspettiamo un po’ più avanti nella stagione dove nel 2018 ha avuto una flessione abbastanza evidente; quest’anno vogliamo che tenga il ritmo e che sia un po’ più costante. Un inizio positivo di Jack”.

Con lui puntate ad essere il miglior satellite, ma lo vedi nella lotta iridata?

“No, non credo. Ci farebbe enormemente piacere la conferma come miglior satellite, lui potrebbe ambire a questo al di là della classifica di squadra, ma per il campionato è ancora un attimino acerbo. Si è visto nelle due e tre volte che si è trovato a lottare per le posizioni in testa, ha fatto qualche errore di valutazione, non di guida. Sono cose che si imparano stando nelle posizioni davanti. Per poter vincere un Mondiale questo tipo di valutazione devi avercele dentro di te. Quest’anno può ambire ad una buona posizione in classifica ma per il campionato deve fare un passettino in più. La velocità c’è, gli manca un po’ di esperienza per poter gestire la gara quando gli avversari si chiamano Marquez e Dovizioso”.

Pecco sta incontrando qualche difficoltà? Era prevista?

“Sta incontrando le difficoltà che un rookie di solito incontra. Poi ci sono gli episodi, a volte positivi a volte meno. Più che altro sono stati questi che gli hanno condizionato le gare. Non finire tre gare su cinque è una cosa abbastanza atipica, specialmente per un rookie che tende e dovrebbe finirle. Ossia, è l’obbiettivo principale: portare a termine le corse per poi piano piano scalare la classifica. Secondo me è pronto per stare nei 10 come velocità e capacità. Sono stati gli episodi a guastare il suo inizio. Siamo molto fiduciosi, la stagione è lunga”.

Su che cosa sta lavorando? Quali sono gli obiettivi nell’immediato? E, che cosa ti piace di più di lui?

“Di lui mi continuano a piacere le caratteristiche per le quali lo abbiamo scelto, ossia la velocità, il carattere e la determinazione nei momenti anche meno facili. Non è uno che si lascia abbattere e cerca di trarre benefico anche dalle esperienze negative. È una caratteristica che lo aiuterà a superare le fasi che purtroppo nell’arco di una carriera possono capitare. Mancare, non manca niente. Stiamo lavorando per fare una moto più vicina alla sue esigenze. Trovare un compromesso che gli consenta di poter lottare con gli altri. Le gare, alla fine sono contro gli altri e magari in gruppo non riesci a fare la linea ideale che vuoi fare. Trovare un compromesso per andar forte anche in condizioni di dover guidare in gruppo, questa la prima cosa. Nelle ultime due gare ha fatto veramente pochissimi giri, questo ci manca. Lavoriamo il più possibile in questa direzione. Per un rookie è la scuola più importante, la parte che insegna di più”.

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