Dalle quattro alle due ruote, dalla Ferrari all’Aprilia. Massimo Rivola ha lasciato il paddock della Formula 1 per accettare la sfida di riportare il costruttore veneto in testa alla classifica del mondiale MotoGP™. A gennaio 2019, l’attuale amministratore delegato di Aprilia aveva condiviso con noi le sue aspettative e ci aveva parlato delle sue primissime sensazioni sul mondo delle due ruote. Otto mesi dopo, il sito tedesco Speedweek.com intervista il manager faentino dopo il miglior fine settimana dell’anno al Gran Premio Michelin® de Aragon dove Aleix Espargaro (Aprilia Racing Team Gresini) è arrivato settimo al traguardo e Andrea Iannone 11° nonostante il dolore alla spalla.
Rivola: "Il passato vittorioso può tornare"
Al MotorLand, oltre ad avere piazzato per la prima volta entrambe le moto in Q2, la casa di Noale lascia la Spagna con 14 punti, il miglior risultato dal 2016 in occasione del GP del Giappone quando Alvaro Bautista e Stefan Bradl arrivarono settimo e decimo.
Parlando con Speedweek.com, Rivola ammette che i risultati di Aragon non devono nascondere il lavoro che c’è ancora da fare e crede fermamente che, con pazienza, Aprilia può diventare un pacchetto davvero competitivo: “Abbiamo bisogno di tempo. Sono qui solo da nove mesi. Non sono affatto preoccupato. Forse è per questo che ridi di me... ”
Tutto il lavoro di Aprilia
Le frustrazioni, in particolare quelle di Aleix Espargaro, si sono palesate in occasione dei test ufficiali perché non aveva abbastanza novità tecniche da provare. Tutte accuse che Rivola comprende: “La verità è che un pilota come Aleix, che è pronto per la vittoria, vorrebbe una moto al top. Ora è al suo terzo anno con Aprilia e da quando è arrivato ha guidato una moto molto simile che non presenta grandi differenze rispetto a quella del 2017. Ecco perché vuole grandi cambiamenti. Per il momento possiamo mettere a disposizione modifiche di elettronica e delle sospensioni, non sono visibili ma ci aspettiamo che siano utili per la moto del 2020. Onestamente, non stiamo sviluppando ulteriormente l'Aprilia 2019. Stiamo solo cercando di capire come ottenere il massimo dalla moto del prossimo anno”.
Il 2019 di Aprilia parte da Losail
Rispetto ad altre case, le risorse economiche ed umane di Aprilia sono inferiori, come spiega l’amministratore al sito tedesco, però l’obiettivo è crescere, per questo stanno investendo su più fronti: “Sì, non abbiamo abbastanza persone per il nostro coinvolgimento in MotoGP™. Sì, abbiamo già trovato nuovi tecnici, verranno da noi al termine della stagione, non stiamo parlando di un gran numero di persone, ma se troviamo cinque ingegneri promettenti sarebbe già un grande passo avanti rispetto ad dove siamo ora, soprattutto se sono ingegneri ben qualificati. È un processo lungo. Serve investire più soldi, trovare le persone giuste con idee nuove e portare avanti l'intero pacchetto”.
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