È un Marc Marquez senza paura e deciso alla conferma iridata, la settima in carriere, quello ospite di Talent Time, programma di Sky Sport MotoGP, nel giovedì di Silverstone. Primo in campionato e reduce da un secondo posto al Red Bull Ring che suona come sconfitta, il portacolori Repsol Honda parla di tantissimi argomenti rispondendo alle domande di Sandro Donato Grosso, giornalista e reporter dell’emittente italiano.
Le 100 gare di Marquez in MotoGP™
La lotta contro le Ducati, l’arrivo di Lorenzo nel 2019, il rapporto con Valentino, gli idoli e il futuro del fratello. Il numero 93 tocca tanti argomenti lanciando messaggi importanti.
Ha dimostrato di essere forte con la Ducati, spero faccia un po’ più di fatica con la Honda Marc Marquez (Repsol Honda) sul futuro compagno di box Jorge Lorenzo
Si parte dalla domanda più semplice, la corsa al titolo che adesso lo vede in testa alla classifica iridata e svettare di 59 punti su Valentino Rossi (Movistar Yamaha MotoGP).
“Non è una stagione facile, stiamo dando tutto ma mancano ancora otto gare”. Dice Marquez, “Certo, se pensiamo che siamo a metà stagione ho 59 punti di vantaggio su Rossi, 71 su Lorenzo e 72 su Dovizioso credo sia un sogno. Ma manca ancora tanto per chiudere bene. Le due Ducati vanno forte”.
Un Marquez che va forte, fortissimo. Ma che differenza c’è rispetto al 2017 “Nelle 3-4 gare all'inizio della stagione la nostra moto era davanti a tutte. Poi la Ducati ha fatto qualche passo in avanti. Noi abbiamo apportato alcune modifiche al motore che ci hanno aiutato tanto per staccare in modo diverso e gestire la gara. Ora dobbiamo fare un altro passo in avanti, continuare a lavorare. Nel 2015-2016 cambiavamo tante cose, quest'anno invece abbiamo fatto solo un'evoluzione dello stesso propulsore. Per il primo anno ho iniziato con una moto che conoscevo già”.
Il duello Marquez - Lorenzo ai box
Le Ducati appunto, grandi rivali sia della stagione passata, con Andrea Dovizioso che lo ha portato a vincere il titolo solo a Valencia, nell’ultimo GP e ora un cambiato Jorge Lorenzo, ducatista molto più forte dell’anno scorso che lo ha battuto nel duello sul ‘Ring’ austrico due settimane fa. “Dovizioso quest'anno è più veloce”, non ha dubbi su questo Marquez, “Ma ha commesso anche qualche errore in più, per questo è solo quarto in classifica. Sarà dura fino alla fine, lottare con le due Ducati è molto difficile. Staccano molto forte e accelera molto forte, è difficile lottare con loro. In Austria non posso dire di avere pensato più al Campionato: ho provato a vincere la gara, ho cambiato la strategia, ho spinto e ci ho provato fino alla fine nel duello con Lorenzo”.
Nel 2019 e già dai test di Valencia a fine stagione il numero 99 approderà proprio al box HRC. Che cosa pensa il talento di Cervera del nuovo collega di team che sostituirà Dani Pedrosa? “Honda mi ha sempre informato nel momento in cui ha iniziato a parlare con i piloti. Quando hanno cominciato a farlo con Lorenzo mi ha chiesto se ci fosse qualche problema, ho risposto subito di no. Preferisco un pilota forte al mio fianco, che possa vincere e abbia la mia stessa moto. So che c'erano in lizza anche Zarco e Dovizioso, io ho chiesto solo che fosse un corridore di un certo livello. Quello che sta succedendo ora in Ducati lo dimostra: va forte la moto e vanno forte i due piloti, la rivalità fa crescere il livello”.
Ma Lorenzo vincerà nel suo primo anno in Honda? “Spero di no!” dice Marquez, “Ha dimostrato di essere forte, ha fatto fatica ma alla fine va bene con Ducati. Vedremo se sarà per una gara o per tutto l'anno, ma alla fine mi aspetto che vada forte anche con la Honda. Spero che faccia un po' fatica...”.
E come sarà la convivenza nel box Repsol, tra due pluricampioni dal carattere forte ma molto diversi: “Non, ci sono due team”. Dice Marquez, “Honda è in grado di produrre due moto diverse, come ha fatto fino ad ora con Dani Pedrosa, che aveva la sua moto. Dani ed io avevamo due stili e due caratteri diversi, abbiamo anche litigato tanto nel 2013 e 2014 ma fuori dalla pista il rispetto era massimo”.
Il rapporto con Valentino Rossi è uno dei punti caldissimi del MotoGP™ attuale. Ma c’è una foto, del 2014 che ritrae Marquez tra gli ospiti a Tavullia durante una gara di Flat. La domanda è d’obbligo, non lo vedremo mai più al Ranch? “Non bisogna dire 'mai più', anche se ora la vedo molto difficile...”. Afferma Marquez. “È stato un giorno molto molto bello, ho imparato tante cose, il Ranch è un luogo incredibile. Mi sono divertito, mi ricordo tutto di quella giornata. Se mi invitasse ancora, domani? Non mi invita...".
After the Flag: Marquez è leggenda al Sachsenring
Il team Repsol Honda è stato il più attivo nei recenti test privati a Misano e quelli precedenti e ufficiali a Brno. Marquez ha provato molte cosa già della prossima stagione. “La moto che avete visto completamente nera non è la moto quella del prossimo anno. E' un prototipo diverso, ma se voglio posso usarla anche quest'anno. Stiamo provando alcune cose per capire la strada migliore da prendere, è importante andare piano. Nel 2015 abbiamo provato tutto in uno (telaio, motore...), dal 2016 invece l'approccio è diverso: i tecnici vanno più lentamente. E' quello che fanno anche Ducati e Yamaha”.
E il futuro di Marquez quale sarà, magari in Ducati rompendo uno dei binomi più di successo dello sport? “Ho letto, a volte scrivono Marquez vince per la Honda... Ma se fosse così tutto il mondo verrebbe in Honda, basterebbe dire 'Honda, penso di poter vincere con la tua moto, me ne frego dei soldi', la prendi e basta. Quello che posso dire è che mi sento bene con questo team. Non sulla Honda, ma con la Honda. Sento che il mio commento viene sempre analizzato da ogni tecnico, mi sento importante in tutto".
L’obbiettivo del 2018 è vincere, riconfermarsi e segnare altri record. Parlando del fratello, che resterà in Moto2™ anche per la prossima stagione ma che era stato indicato tra i candidati al passaggio nella classe regina se non ora, per le prossima stagioni. Magari con una Yamaha? A quanto pare lì c’è un veto. “Alex in Yamaha? Lin Jarvis ha detto che un Marquez in Yamaha non si può vedere, lo aveva detto già a me nel 2016. Lo rispettiamo e lo capiamo. Quando vai in MotoGP™ devi essere pronto. Mio fratello non ha ancora fatto quello che deve fare in Moto2™. Non bisogna avere fretta. Se vinci 10 gare in Moto2™ tutte le porte sono aperte, è così, bisogna parlare in pista e non fuori”.
Non bisogna dire 'mai più', anche se ora la vedo molto difficile... Mi ricordo che è stato un giorno molto bello Marquez sul ritorno, dopo l’esperienza del 2014, al Ranch di Valentino
L’intervista termina con una domanda curiosa: La casa si allaga, devi salvare un poster, quale scegli tra quello di Nieto, Agostini o Rossi? “Scelgo quello di Agostini, ho un rapporto molto bello con lui. Parliamo tanto, lo conosco bene”.
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