Valentino Rossi è stato ospite di Fabio Fazio a ‘Che Tempo Che Fa’. Il pilota Yamaha Factory Racing, protagonista di una lunga intervista, ha parlato del suo passato, ripercorso la sua carriera sportiva e fatto un commento sulla stagione che sta per cominciare.
Il 16 di febbraio il Dottore compirà 40 anni, più dei 2/3 dei quali passati correndo in moto. “Parto sabato per Giacarta, dove presentiamo la moto, poi rimaniamo lì per il primo test”. Dice Rossi, ospite della RAI. “La nuova moto è un segreto, ma presenteremo la grafica più che altro. Non posso dire di preciso il colore, però la Yamaha è blu e lo sponsor è nero. Una moto un po’ interista”.
Rossi, tifoso della squadra di Milano racconta di come ha iniziato a correre e di come ha scelto il numero 46. “La prima minimoto è arrivata presto, a 14 è arrivata l’ape car. Era freddo per andare a scuola a Pesaro. Non facevo mai in tempo a prendere la corriera, quindi dovevo andare in scooter, ma era freddo e mio papà, Graziano, mi disse di prendere l’Ape. Arrivavo comunque tardi. La prima minimoto arrivò nell’89, avevo dieci anni. Siamo andati a girare con Graziano e abbiamo iniziato lì. Per quanto riguarda la scelta del numero invece, era il numero con cui mi papa vinse la prima gara nel mondiale. Feci un po’ di ricerche e mi piacque”.
Ma il nove volte campione parla anche di aneddoti del passato, non necessariamente legati alle moto, ad esempio, la scuola. “Con la mia professoressa di storia dell’arte non avevo un buon rapporto, mi piacerebbe sapere cosa ne pensa. Le mie cugine adesso sono sue alunne. Con lei avevo un rapporto difficile soprattutto per colpa mia. Io le dissi che la storia dell’arte non mi sarebbe servita a niente e lei mi disse che non avrei guadagnato dei soldi con le moto”.
E tornando all’impegno in MotoGP™ ma con i ragazzi della VR46: “Mi sento vicino ai giovani. È bello lavorare con loro. Abbiamo la stessa passione anche se sono più grande. Se mi arriveranno davanti un po' mi darà fastidio. Passiamo tanto tempo insieme, ci alleniamo, e gli spiego un po’ la mia esperienza. È un modo per rimanere giovani e poi è meno noioso. Ci spingiamo a migliorare. Morbidelli e Bagnaia saranno in MotoGP™. Mio fratello e Bulega in Moto2™ con Pecco e Franco i miei avversari”.
Rossi ricorda la sua vittoria più bella, quella in Sudafrica nel 2004, la prima con la Yamaha, e termina: “Sono contento, molti hanno cominciato a seguire le moto grazie a me e ne vado fiero”.
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