Jorge Lorenzo non lascia mai nessuno indifferente. Né con la moto, né con le sue dichiarazioni. Domenica 17 maggio, il cinque volte campione del mondo è stato ospite di DAZN Spagna partecipando alla trasmissione ‘Commentatori per un giorno’ condotta da Ernest Riveras. Lo spagnolo, che dal 2020 è diventato collaudatore Yamaha, passa in rassegna il Gran Premio d’Austria del 2018 dove vinse la sua ultima gara in classe regina con la Ducati. Lo Spartano non si è di certo limitato a commentare la gara, ma si è lasciato andare anche a riflessioni e analisi sul MotoGP™.
¿Puede Valentino Rossi volver a ganar una carrera de #MotoGP ?????@lorenzo99 ????️ "Si tiene mejores sensaciones con la moto que el año pasado, lo creo firmemente". pic.twitter.com/7lLNA3uaB1
— DAZN España (????) (@DAZN_ES) May 17, 2020
Lorenzo definisce la vittoria al Red Bull Ring come una delle tre migliori della sua carriera: “È speciale soprattutto perché è stata l’ultima”. “Ci fu una battaglia molto competitiva con Marc Marquez (Repsol Honda Team)”. Ma, lasciando da parte l’otto volte campione, Jorge ricorda un altro ex compagno di squadra: Valentino Rossi (Monster Energy Yamaha MotoGP).
Dopo essere tornano in orbita Yamaha in qualità di collaudatore, Lorenzo ha provato la M1 in occasione dei test invernali in Malesia. Dopo una prima presa di contatto, lo spagnolo si è fatto un’idea sul potenziale della moto e non esita ad elogia il Dottore scommettendo sul fatto che potrà ottenere grandi soddisfazioni: “Credo sinceramente che se avrà un feeling migliore con la moto ,rispetto all’anno scorso, potrebbe migliorare immensamente i suoi risultati e vincere di nuovo delle gare. Ne sono fermamente convinto”.
¿Por qué se fue @lorenzo99 a Ducati?
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????️ "El poder mediático de Rossi siempre fue muy fuerte, pero no fue la razón principal del cambio a Ducati. Si me hubiese quedado en Yamaha, tendría algunos huesos rotos menos y más victorias". pic.twitter.com/SC5InemAem
Sempre a questo proposito, lo Spartano approfondisce la sua affermazione focalizzandosi sull’aspetto fisico di questo sport ed esalta la manegevolezza della M1: “È vero che il nostro sta diventando sempre più uno sport fisico. Guidare una MotoGP™ per 45 minuti è molto fisico ma forse la Yamaha è di gran lunga la moto con cui non è necessario essere un atleta bestiale per essere competitivi”.
Analizzando il binomio Yamaha-Rossi, Lorenzo torna a parlare del suo passaggio dalla casa di Iwata alla Ducati nel 2017: “È vero che il potere mediatico di Valentino è sempre stato molto forte e che nel 2015 è stato evidente, ma non era il motivo principale. Era il fatto di aver trascorso con la Yamaha nove anni, sempre in sella alla stessa moto, lavorando con le stesse persone... Voglio fare qualcosa che mi tenga davvero in vita che mi faccia alzare al mattino con la voglia di dare il meglio di me”.
????️ @lorenzo99: "La Yamaha era una moto natural para mí. Pero creo que si hubiese seguido en Ducati, podría haber aspirado a ganar el Mundial". pic.twitter.com/wtt24DGYg4
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Anche se il rendimento dello spagnolo con la M1 era brillante Lorenzo dice che se potesse tornare indietro rifarebbe questo cambio di scuderia: “Se fossi rimasto con la Yamaha avrei avuto meno ossa rotte, più vittorie e i miei numeri complessivi sarebbero stati migliori ma in quelle circostanze e in quel momento, sì, lo rifarei di nuovo, cambierei di nuovo”.
"Es difícil pelear con @marcmarquez93 porque, primero de todo, tiene mucho talento y es muy rápido. Y luego es un gran frenador".
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Al habla su excompañero de equipo @lorenzo99 ????️ pic.twitter.com/rThJBHpJbM
Dopo aver ripercorso i suoi progressi con la Yamaha fin dai primi giorni in classe regina, Lorenzo non perde l’occasione di sottolineare che, se avesse avuto più tempo, avrebbe potuto conquistare il titolo con la Desmosedici GP: “Penso che se fossi rimasto in Ducati avrei continuato lo sviluppo con gli ingegneri e con Gigi Dall’Igna per rendere la moto più adatta al mio stile e, in generale, per fare una moto migliore. Avremmo sicuramente potuto aspirare a vincere il mondiale ma per le circostanze che tutti voi conoscete, non è andata così”.
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