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2020-06-22
By Sky Sport MotoGP HD

Assetto d’asciutto e da bagnato. Le principali differenze

Andrea Dovizioso e Alberto Giribuola analizzano le caratteristiche della moto in base alle condizioni climatiche

Domenica 21 giugno è andato in onda l’ottavo episodio di Tecnodovi, la serie prodotta in esclusiva da Sky Sport MotoGP. In questo appuntamento Andrea Dovizioso (Ducati Team) e Alberto Giribuola, suo capo squadra, illustrano le differenze dell’assetto in una moto impegnata su una pista asciutta, bagnata o mista.

Nel caso in cui le condizioni siano ibride, Giribuola ci spiega che si lavora con due moto: “Ci vogliono almeno sette minuti per cambiare l’assetto, troppi durante una sessione, quindi abbiamo due moto con assetti diversi per affrontare la stessa sessione”.

Se al box sono impegnati a valutare i dettagli del set-up, la maggiore difficoltà sul bagnato per il pilota è trovare il limite: “Dipende tanto dalla pista e dal grip perché può cambiare tanto ma in generale è importante avere uno stile morbido”. Uno modo di guidare che a Dovi viene naturale: “Per me è sempre stata una condizione abbastanza comoda però ogni volta è diverso, non conosci i limiti e ti devi adeguare velocemente”.

Inoltre, Desmodovi ci svela alcune curiosità che solo un pilota potrebbe raccontarci: “Sulla pioggia è complicato perché è difficile andare forte senza sentire il dove sia il limite”.

La situazione più estrema è quando si svolgono le prove in condizioni d’asciutto e piove solo durante la gara. In quel caso, Dovi ci spiega che i riferimenti sono la linea bianca e il cordolo. Se un pilota è abbastanza fortunato di non avere molti rivali davanti ha la possibilità di seguire le traiettorie impostate da chi lo precede, ma quando il gruppo davanti è numeroso, allora l’acqua rimbalza sulla visiera e diventa molto più complicato guidare con disinvoltura.

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