Contatto Alex Marquez - Bagnaia: l'opinione dei protagonisti e degli altri piloti

Scese le serrande dei box dopo il GP di Aragon, ecco quali sono state le dichiarazioni più calde rilasciate nel paddock della MotoGP™

Sono stati due i temi più discussi al termine del Gran Premio GoPro di Aragon. Da una parte il ritorno sul gradino più alto del podio di Marc Marquez (Gresini Racing MotoGP™) a tre anni dall’ultima volta e in sella a una Ducati dopo aver dato l’addio, alla fine del 2023, alla Honda, con la quale ha ottenuto sei titoli nella classe regina. 

Dall’altra, il contatto che a sei giri dalla bandiera a scacchi ha portato al ritiro di Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team) e Alex Marquez, fratello e compagno di squadra di Marc. 

In un caso, dunque, i fuochi artificiali con cui è stato festeggiato un atteso ritorno alla vittoria. Nell'altro, le scintille di un incidente che ha innescato un dibattito di fuoco fra i due protagonisti, dividendo inoltre il paddock. 

Partiamo proprio da lì. 

L'incidente

La coppia di ducatisti si è scontrata alla curva 13. Le premesse erano state messe però in quella precedente: Alex Marquez, davanti, è andato lungo. Bagnaia, che stava ricucendo il distacco su di lui esprimendo un passo migliore, ne ha approfittato per affiancarlo nel cambio di direzione che precede la svolta successiva.

I due sono entrati in contatto nel bel mezzo della curva 13, quando l’anteriore della GP23 di Alex Marquez ha colpito Bagnaia nella zona posteriore. Il davanti della moto della spagnolo si è alzato da terra, mentre l’italiano, atterrato, per qualche metro ha strisciato sull’asfalto schiacciato sotto la Ducati dell’avversario. 

Intervista a Bagnaia

“Ero davanti già prima del cambio di direzione", ha affermato il campione del mondo in carica. "Ciò che mi fa più rabbia è guardare i dati. Quando sono entrato nella curva 13 ero davanti e ho lasciato spazio sapendo che lui era lì. Ero molto più veloce, quindi non avevo bisogno di chiudere la traiettoria”.

“Appena sono entrato nella curva 13, l’ho sentito aprire il gas. Non va bene. La cosa ancora peggiore è che ha tenuto aperto dal 40 al 60% fino alla caduta”.

“È molto pericoloso, quando qualcuno fa una cosa del genere. Normalmente, si cerca di evitare il contatto”.

“A guardare i dati, da quello che è successo, qualcuno non è della stessa idea”.

La versione di Marquez

Diversa la visione dell’altro protagonista dell’episodio: “Pecco ha optato per quella mossa all'esterno. È stato davvero coraggioso nel farlo. Lo sapeva, che ero lì. Avrebbe potuto lasciarmi almeno un metro di spazio”.

“Se qualcuno poteva evitare il contatto, era lui. Sapeva che ero lì. Io non l'ho visto, in nessun momento. Non mi aspettavo che ci toccassimo”.

Espargaro sta col connazionale

Fra i colleghi dei due, Aleix Espargaro (Aprilia Racing) ha preso le parti del connazionale: “Di incidenti di questo tipo ne abbiamo visti molti in MotoGP™ - ha detto a fine gara - soprattutto di recente”. 

“A mio avviso, quando arrivi dall'esterno, come ha fatto Pecco, devi dare più spazio al pilota all'interno. Alex non poteva scomparire. Poteva chiudere il gas, ma perché avrebbe dovuto farlo? Era in gara”.

“Se vuoi evitare la caduta, devi lasciare un po' più spazio”.

Oliveira dà ragione a Bagnaia

Miguel Oliveira (Trackhouse Racing) ha dato invece ragione a Bagnaia: “La colpa è di Alex”, le sue parole. “Ha provocato lui l’incidente. Questo, almeno, è il mio modo di vedere l’episodio. È stata una situazione strana perché Alex è andato largo e sapeva che Pecco aveva preso la linea esterna. Si è buttato nella curva dopo, ma era mezza moto indietro. E ci si è appoggiato. Avrebbe potuto chiudere il gas. Certo, è successo tutto troppo in fretta”.

Le certezze di Marc

Passando dalla ghiaia al podio, dopo essere tornato al successo Marc Marquez ha ammesso di aver iniziato la stagione con una consapevolezza: sapeva che questo sarebbe stato l’anno giusto per tornare sul gradino più alto. 

“L’ho capito nel test di Valencia”, quindi nel novembre dello scorso anno. “Per questo motivo, sono rimasto calmo e non ho esagerato con i tempi”.

“Lottare per il campionato invece è un’altra cosa. Dobbiamo continuare a lavorare”.