Alma Pramac parte a tutta, la parola ai box

Romagnoli e Pupulin, capi meccanico del team Ducati, danno i voti ai test di Sepang guardano alla Thailandia

Tra pochi giorni Alma Pramac Racing sarà di nuovo in volo verso l’Asia dove, sul Chang International Circuit di Buriram, in Thailandia, andrà in scena la seconda sessione dei test ufficiali della categoria regina.

Jack Miller, Alma Pramac Racing, Sepang MotoGP™ Official Test

C’è molta curiosità nel vedere all’opera squadre e piloti che, per la prima volta, gireranno sul circuito thailandese in attesa del GP a ottobre. Grande attenzione, ovviamente, su Jack Miller e Danilo Petrucci, protagonisti di tre giorni di altissimo livello nei primi test stagionali in Malesia.

Danilo Petrucci, Alma Pramac Racing, Sepang MotoGP™ Official Test

Prima di toccare l’asfalto di Buriram la parola passa ai due crew chief della squadra senese: Daniele Romagnoli e Cristhian Pupulin. I responsabili dei box, tracciano un bilancio dei tre giorni a Sepang dando i voti ai rispettivi piloti, Danilo Petrucci e Jack Miller.

Romagnoli: “Lavoro intenso”. 7,5 alle prime prove dell’anno

“Siamo riusciti ad eseguire un buon lavoro portando avanti il programma di Ducati”. Afferma il capo box di Petrucci. “Sono state prove molto importanti per scoprire la nuova moto. Poi ci siamo dedicati al set up anche se forse avremmo avuto bisogno di maggiore continuità con la Ducati Desmosedici GP 2018. Abbiamo comunque avuto la possibilità di trovare dei dettagli funzionali per Danilo”.

Plus

“Abbiamo trovato Danilo in ottima forma sia sotto l’aspetto mentale che fisico. E’ arrivato in Malesia rinvigorito, con grandi motivazioni e tanta voglia di provare la moto nuova. A livello fisico si è presentato in grandissima forma, avendo anche perso molto peso. Se continuerà in questa direzione penso che possa stare con il gruppo di testa”.

Minus

“Abbiamo ancora qualcosa da sistemare per sfruttare al meglio la sua Ducati. Per riuscire ad andare più veloce dobbiamo lavorare su alcuni dettagli. Abbiamo qualche difficoltà in frenata dove siamo ancora un po’ troppo aggressivi e dobbiamo migliorare sull’apertura del gas. Ma anche in questo ambito Danilo sta facendo dei grandi progressi”.

Prossima tappa, Buriram

“È difficile fare una previsione anche se sono convinto che la Tailandia sarà una pista buona per le Ducati. Penso che Danilo si troverà fin da subito abbastanza bene in un circuito nuovo perché tra le sue grandi doti c’è anche quella di improvvisare e riuscire a trovarsi a suo agio in situazioni tecniche inedite”.

Jack Miller, Alma Pramac Racing

Per Cristhian Pupulin, capo tecnico di Jack Miller, è stato ‘un ottimo inizio’. Voto 8 alla prima di Sepang dove il suo pilota si è confermato tra i più veloci ed essere il pilota che, tra quelli che hanno cambiato squadra, il più competitivo.

“Un bilancio molto positivo”. Afferma il responsabile del box dell’australiano. “Siamo riusciti a raggiungere gli obiettivi che ci eravamo posti, soprattutto in riferimento allo stile di guida. Abbiamo ancora dei margini di miglioramento anche perché negli ultimi giri della long run con le gomme usate abbiamo sofferto un po’”.

Plus

“La cosa che mi è piaciuta di più di questi test è che Jack va in pista sempre per dare il 100%. Questo è importante perché ci permette di usare anche il lap time per valutare le modifiche da fare sulla moto. Jack da sempre il massimo, senza timori ed entra in pista sempre molto concentrato”.

Minus

“Come ho già detto, dobbiamo lavorare ancora un po’ sulla lunghezza gara dato che la gomma posteriore si consuma un po’ troppo. Dobbiamo ancora trovare qualcosa ma abbiamo fatto un bel passo avanti. Onestamente non siamo ancora pronti per essere competitivi fino alla bandiera a scacchi ma abbiamo ancora molto tempo”.

Prossima tappa, Buriram

“Ho buone aspettative perché un pilota di talento come Jack normalmente tende ad essere veloce sulle piste sconosciute. Potrebbe avere qualcosa più degli altri ed il suo talento naturale potrebbe permettergli di comprendere con minore difficoltà una pista nuova. E poi la Ducati, grazie alla sua elettronica, è una moto che riesce a dare sempre qualcosa in più in queste condizioni”.