Per Viñales sarà il GP della ripresa definitiva?

A Silverstone il dominio di una sessione, a Misano la lotta per la vetta delle prime libere. Il numero 25 sembra tornato a grandi livelli

È un ritrovato Maverick Viñales (Movistar Yamaha MotoGP) quello che si presenta a Misano in occasione del GP a Misano. Il terzo crono nella prima sessione di prove libere gli dà motivazione extra per continuare a lavorare sulla sua M1, che ora torna a sentire sua dopo le difficoltà che incontra da inizio stagione. Venerdì soddisfacente per lo spagnolo, che si conferma a suo agio anche nel secondo turno con il quarto tempo in combinata (1:32.385s) a poco più di due decimi dal leader nella combinata.

Le difficoltà Yamaha per ora sembrano solo un ricordo, Viñales non si nasconde e si candida tra i contendenti alla vittoria: “Non ci sono state modifiche importanti, ho molta più fiducia con la gomma anteriore, avevo bisogno di ritrovarla. Bisogna essere forti in curva, prima il grip era veramente basso, quindi il posteriore mi scivolava sempre verso l’esterno e non riuscivo a guidare come volevo. Abbiamo fatto un passo avanti in questo senso e anche per quanto riguarda l’elettronica”.

I progressi sulla moto sono stati fatti durante i test svolti ad Aragón e Misano, che gli hanno permesso di trovare il giusto setup e di capire meglio quale strada seguire: “Non avevo trazione, hanno capito e quando abbiamo apportato le modifiche sono migliorato molto. Prima, in uscita di curva, la moto continuava a derapare e faticavo a fermarla, forse a causa del freno motore. Ora è più semplice da guidare e stiamo lavorando per rendere più veloce il tempo. Adesso va bene”.

“A Misano, Aragón e Silverstone siamo andati veloci perché siamo sulla strada giusta”, continua il pilota Yamaha. “Ora posso guidare come voglio. All’inizio mi costringevano a guidare la moto come faceva Jorge (Lorenzo). Non posso portarla come qualcun altro, devo avere il mio stile. Sono un pilota che guadagna tempo in frenata e devo approfittare di questo. Ma ora credo di aver trovato di nuovo il mio modo di guidare la moto. Mi ha aiutato molto la modifica fatta sull’elettronica, ma il motore è lo stesso”.

Gli fa eco Massimo Meregalli, direttore del team di Iwata, che conferma di avere già una buona base di partenza. Yamaha ha due moto con due setting differenti e la M1 ha la stessa elettronica dei test di Misano, ma per Viñales c’è una nuova mappatura.

Alle luce della fiducia del pilota e della squadra, Maverick appare motivato in vista di questo weekend: “Corro qui dal 2011 e sono sempre stato fra i primi tre. Conosco le mie capacità. È stato difficile mantenere la fiducia, quando la moto è a posto, io ci sono. Quest’anno è stato molto complicato, anche i commenti influiscono. Ciò che mi è pesato di più è stato reggere la pressione, forse in qualche gara avrei potuto fare qualcosa di meglio. Il prossimo obiettivo è dare il 100% in gara, quest’anno non ci sono riuscito”.

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