Questa è la miglior Ducati di sempre

Sei vittorie stagionali, tre recenti di fila e una moto al successo con due piloti. La DesmosediciGP è il riferimento

Basterebbero le parole di Claudio Domenicali per avere la conferma di uno dei punti fermi della stagione, la DesmosediciGP versione 2018 attualmente è il prototipo di riferimento della classe regina. “Penso che questo sia, dal punto di vista sportivo, il miglior momento della nostra storia, abbiamo delle prestazioni straordinarie non solo nei circuiti che ci sono più favorevoli, o meglio in quelli in cui il motore fa la differenza, ma anche in circuiti come Misano che è estremamente guidato”. È il commento dell’AD Ducati che celebra il successo adriatico di Andrea Dovizioso. Il terzo stagionale per il forlivese e il terzo di fila (con Red Bull Ring e Brno) in calendario. “Questo dimostra veramente l’equilibrio e il grande lavoro fatto dai ragazzi del team Ducati Corse per dare una moto molto bilanciata ai nostri corridori, sfruttabile non solo da un pilota solo come avveniva con Stoner”.

Una nuova epoca d’oro dopo i mitici anni contraddistinti dal titolo iridato dell’australiano? Potrebbe essere, ma probabilmente molto di più visto che adesso la 'Desmodromica' vince, come detto da Domenicali, non solo ‘magicamente’ (e forse inspiegabilmente) con un pilota solo ma bensì con due. Non è la moto perfetta, che non esiste, ma sicuramente la migliore adesso capace di unire la potenza insita nel DNA alla grande guidabilità e alla ottima percorrenza di curva, tallone d’Achille Ducati per tanto tempo.

Dovizioso, che al contrario di Lorenzo resterà uomo Ducati per le stagioni a venire, lo ripete da inizio stagione e lo sottolinea ad ogni occasione, ‘questa è una gran moto, migliore di quella dell’anno scorso’, la stessa che lo ha messo in grado di lottare fino alla fine con Marc Marquez (Repsol Honda) per il titolo iridato.

Rispetto al 2017 a Borgo Panigale hanno fatto passi in avanti, grandi. Sei successi stagionali: i due ‘casalinghi’ del Mugello con Lorenzo, che si è ripetuto a Montmeló e a Spielberg, e con Desmo Dovi a Misano dopo una gara dove il numero 4 si è detto in trance con la moto per definire al meglio il tutt’uno, la completezza del binomio, che in corsa arriva a fondersi nel caso di Dovizioso. È vero, in alto alla classifica iridata c’è Marquez ma è vero anche che da tre gare a questa parte, su piste totalmente diverse, il dominio rosso è continuo.

“Dobbiamo essere contenti sia del risultato sia delle prestazioni della nostra moto”. Sono le parole di Luigi Dall’Igna, l’autore insieme al reparto corsa Ducati di questa svolta vincente attesa anni, l’ingegnere grande demiurgo della DesmosediciGP. “Abbiamo fatto un grande lavoro durante tutto il fine settimana sia a livello tecnico sia con i nostri piloti. Dovizioso ha vinto, disputando una gara fantastica e Lorenzo, nonostante la caduta, ha fatto una gara meravigliosa. Vincere sia al Mugello sia a Misano nella stessa stagione è qualcosa di davvero speciale”.

All’orizzonte sta per sorgere la moto del 2019, lo anticipa Michele Pirro, collaudatore e corridore ma soprattutto uno degli uomini che hanno contribuito di più al prototipo vincente di oggi. Che la strada dello sviluppo della moto sia quella giusta lo dimostra il fatto che per la prossima stagione ci saranno solo pochi ritocchi e leggeri miglioramenti a livello di sviluppo del prototipo nei punti che oggi sono a vantaggio dei rivali, Honda su tutti. In una frase, la nuova DesmosediciGP non sarà assolutamente una rivoluzione rispetto a quella che oggi è nel box ma la versione aggiornata.

Alla fine della stagione mancano sei GP, il record Ducati di dieci vittorie in campionato (anno 2007) potrebbe essere solo un'altra bandierina di questa fantastica stagione a Borgo Panigale.

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