Rossi, 40 anni da vincente e in buona compagnia

Il 16 febbraio Valentino festeggerà un traguardo prestigioso. E con lui ci sono altre stelle dello sport

Restare sulla cresta dell’onda per decenni non è facile, farlo in sella ad una MotoGP™ lo è ancora meno. Sabato 16 febbraio, Valentino Rossi spegnerà 40 candeline e sarà una grande festa per lo sport e per la leggenda del motociclismo che in questo 2019 si prepara alla conquista del decimo titolo iridato. Venti stagioni e più ai massimi livelli delle due ruote, centinaia di vittorie, varie centinaia di podi e numeri da record; ma anche infortuni e difficoltà così come gioie e popolarità planetaria; Rossi rappresenta l’ideale di sportivo che evolve, non percorre una parabola decrescente e rimedia con l’esperienza quelle che sono le naturali perdite di doti dovute al passare degli anni. In un concetto: restare vincenti, sfidando ad armi pari avversari più giovani.

Tra pochi giorni, Rossi entrerà quindi nel club dei quarantenni d’oro formato da grandi nomi che hanno lottato e vinto anche oltre le quattro decadi in diverse discipline. Ricordiamone alcuni. Valentino, classe 1979, arrivò al mondo quando lo sport da pochi anni aveva assistito al ritiro di George Foreman. Il pugile pluricampione e celebre per essere stato anche lo storico rivale di Mohammed Alì, rientrò da un decennio di inattività nel 1987. Nel 1994, a 45 anni e 9 mesi, Foreman diventò il più anziano campione mondiale dei pesi massimi, record tuttora imbattuto.

TC-Rossi, Jordan

Un altro eroe dello sport americano, proprio in quel decennio, si faceva conoscere al mondo diventando stella del basket. Stiamo parlando di Michael Jordan che dalla metà degli anni ottanta al 2003 con vari ritiri e ritorni, è stato uno dei nomi di punta dell’NBA. La sua ultima stagione è stata caratterizzata da una media punti per partita di 30,12, la più alta in tutta la storia della competizione, superiore di pochi centesimi alla media punti di Wilt Chamberlain (30,06); Con il record raggiunto oltre i quarant’anni, Jordan è il quarto come numero di punti segnati in carriera.

La stella della palla canestro, una volta fuori del parquet si è dedicata ad altri sport come ad esempio il golf, entrando nel regno di un altro campione infinito: Eldrick ‘Tiger’ Woods. Vincitore di 14 Tornei Major tra il 1997 ed il 2008, il celebre golfista afroamericano ha segnato indelebilmente la storia di questo sport portandolo sotto la luce dei riflettori planetari. Woods, dopo la vittoria dell’ultimo U.S. Open ha lasciato il prato ma solo temporaneamente per tornarci nel 2011 e facendo suo il PGA Tour player of the year per l'undicesima volta, era il 4 dicembre 2011 e vincendo il suo ultimo torneo l’anno scorso, a 42 anni.

TC-Rossi, Schumacher

Tornando ai motori si può scomodare la grande figura di Michael Schumacher, sette volte campione Formula 1, leggenda ferrarista e che fece il suo ritorno alla massima serie delle quattro ruote nel 2010 dopo una pausa di tre stagioni a 41 anni; ma si può anche parlare di Sébastien Loeb, rallista nove volte iridato che ha gareggiato fino alle soglie dei quarant’anni passando, dopo il WRC, alla impegnativa Dakar raggiungendo il secondo posto nel 2017.

Alla competizione motoristica più impegnativa di tutte, è legabile il nome di Nasser Salih Nasser Abdullah Al-Attiyah, tre volte vincitore del Rally Dakar, tiratore al volo e figura sportiva più importante del Qatar. Al-Attiyah, che alle Olimpiadi di Londra nel 2012 fece sua la medaglia di bronzo, e Valentino Rossi si sono conosciuti nel corso di un pre-evento a Losail prima del GP nel 2017. In questo 2019, il corridore qatariota ha anche invitato il Dottore a partecipare ad una Dakar mettendo in risalto il curriculum da vincitore sulle 4 ruote del campione Yamaha.

L’Italia è patria di grande longevità sportiva, lo dimostra il Dottore e altre leggende di casa nostra. Con 112 apparizioni, vittorie mondiali, europee e di club, Dino Zoff è stato per due decenni il detentore del record di presenze nella nazionale di calcio. Colui che forse più di tutti ha incarnato al meglio il ruolo del portiere, ha difeso per l’ultima volta i pali dell’Italia il 29 maggio 1983, a 41 anni. E la sua eredità sportiva è stata raccolta in pieno da Gigi Buffon che esordì il 19 novembre 1995. Dopo 20 anni di successi e record (il 24 marzo 2017, in occasione della partita di qualificazione al campionato del mondo 2018 Gigi ha toccato quota mille presenze tra squadre di club e nazionale maggiore) l’ex portiere della Juve rincorre in questo 2019 il sogno della Champions League con la maglia del Paris Saint-Germain.

Tanti nomi sono rimasti al massimo delle prestazioni fino ai quart’anni e oltre. Rossi è con loro e la storia di successo del pilota di Tavullia è destinata a continuare per lungo tempo ancora.

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