Mir si aggrappa alla costanza per ottenere la gloria

Sei podi in otto gare, il leader del campionato ha 14 punti di vantaggio alla vigilia dei tre GP che segneranno il finale di stagione

Ancora tre appuntamenti e poi calerà il sipario sulla stagione 2020 del MotoGP™. Il tempo stringe e Joan Mir (Team Suzuki Ecstar) non ha ancora mai vinto in classe regina ma, nonostante questo si trova in testa alla classifica generale con 14 punti di vantaggio dal rivale più diretto. Diventare campione senza nessuna vittoria? Sì, è possibile se continuerà ad essere costante come lo è stato fino a questo punto. I due terzi posti consecutivi al MotorLand hanno visto il maiorchino piazzarsi alle spalle del suo compagno di squadra Alex Rins, vincitore al GP de Aragon e secondo al GP de Teruel ora, anche lui, lanciato nella lotta per il titolo.

I punti totali ottenuti da Mir a partire da GP dell’Austria fino a quello di Teruel sono ben 126, conseguiti con tre secondi posti, tre terzi e un quarto, a questi si unisce l’11° del GP di Francia, gara affrontata sul bagnato. Confrontando il passo dello spagnolo col quello di Fabio Quartararo (Petronas Yamaha SRT) nello stesso periodo di tempo, El Diablo ne esce sconfitto nonostante la vittoria di tre GP e a 14 punti dalla vetta della classifica iridata. 

In una strana ma meravigliosa stagione 2020, la costanza di Mir è il segreto per essere il favorito al titolo. L’ultimo pilota ad aver vinto un Campionato del mondo senza mai salire sul gradino più alto del podio è stato Emilio Alzamora nel 1999 ma la categoria era la 125cc, non la classe regina. Inutile dire che Mir ha una voglia incontenibile di vincere una gara in MotoGP™ ma, se vorrà aggiudicarsi l’ambita corona a Portimao, potrebbe anche accontentarsi di evitare i rischi incassanti punti importanti a costo di non avere nessuna vittoria nel suo palmares. “Sì, è stata una gara difficile – ha dichiarato a margine della gara dov’è scattato 12° - Sono riuscito a fare una buona partenza e un ottimo lavoro all’inizio, ho perso un po’ di tempo con Zarco. Era forte in frenata ed è stato difficile superarlo, la potenza della Ducati è sempre notevole”. 

“Una volta superato Johann, sono riuscito a mantenere la stessa velocità dei piloti davanti ma non a migliorare la mia velocità. Negli ultimi giri non avevo grande feeling con la moto, è stato un peccato ma cercheremo di fare qualcosa di più a Valencia”. Ma Mir ha ben chiare le sue priorità: “Prima della gara, nei primi giri, non pensavo affatto al campionato – confessa Mir che, aggiunge, aver faticato a gestire la gomma anteriore nei passaggi finali: “Pensavo solo a dare il 100%. Ma poi quando ho visto che negli ultimi giri ho faticato molto con l’anteriore, mi sono detto ‘ok forse non è una buona idea cercare di prendere altri piloti’. Adesso pensiamo alla prossima gara”. 

Tre GP e sei piloti separati da 32 punti. Mir è il favorito per consegnare alla Suzuki il primo titolo dal 2000. “Non lo so. Non so come funzionerà la moto a Valencia – ammette Mir – L’unica cosa che so è che in Austria non mi aspettavo di essere veloce come poi sono stato e sapete cos’è successo. Vediamo come andrà la moto, penso che sia una buona pista per noi ma in questa stagione non si sa mai”.

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