Pol e la Honda, un binomio da podio già in Qatar

Simon Crafar, nostro esperto di MotoGP™, analizza le novità della casa alata e crede che lo spagnolo possa subito dire la sua con la RC213V

Honda ha lavorato tanto dato che ha avuto delle novità pronte in tempo perché Stefan Bradl le testasse a Jerez lo scorso gennaio. Non molti costruttori giapponesi ci sono riusciti. Ai test ufficiali in Qatar ho potuto vedere tre diversi telai (vecchi e nuovi), tre pacchetti aerodinamici, uno dei quali sembrava radicalmente diverso, tipo quello di Ducati ma più grande, e ho notato diversi scarichi all’inizio del test.

Pol Espargaro, Repsol Honda Team, Qatar MotoGP™ Official Test

Entrambi i piloti del Repsol Honda mi hanno sorpreso. So che Stefan Bradl è andato forte alla fine della scorsa stagione ma penso che abbia superato le aspettative di tutti, comprese quelle della sua stessa squadra. È stato un vero peccato che sia caduto e si sia fatto male durante il test perché fino a quel punto era costantemente nella top 5. Come collaudatore il suo carico di lavoro è enorme e, mentre è impegnato nel test, un pilota non è libero di giocare con l’assetto della moto come vorrebbe per andare più veloce. Devono usare componenti nuovi e vecchi con lo stesso set-up di base per valutare cosa cambiare e cosa mantenere. Per un pilota non è un lavoro divertente perché fare tante prove spesso ti impedisce di mostrare ciò che puoi davvero fare. Eppure, Stefan era veloce e i suoi long run sono stati impressionanti.

Credo che Honda stia progredendo nella sua missione di capire come rendere la RCV più maneggevole per tutti i piloti. Secondo me, Pol Espargaro è stata la sorpresa del test in Qatar. Il suo primo giro sulla Honda è stato molto impressionante. Alberto Puig ha detto che sono felici di vedere che a Pol piaccia la moto e che quando prova, il tempo sul giro arriva, il che è un buon segno. I giri veloci e i long run dello spagnolo sono stati molto competitivi ma non è stato solo in pista che ho notato Pol.

Stefan Bradl, Honda Test Team, Qatar MotoGP™ Official Test

Sembra completamente concentrato sulla sua missione. Si è presentato come se non avesse tempo per le scuse e ha intenzione di avere successo. Quando metto insieme tutte le informazioni che ho, arrivo a questa conclusione... Non sarei sorpreso se Pol tirasse fuori un podio in una delle gare in Qatar. Sì, lo so, è una grande richiesta alla sua prima gara con la Honda ma penso davvero che sia in grado di farlo.

Tornando alla Honda. Le curve non sembrano essere il suo punto di forza. L’aderenza in entrata o in uscita non lo è, ma guardando dall’esterno non sembrano essere influenzati come alcuni dei loro avversari dal cambiamento dei livelli di aderenza. Forse è un caso... Se non hai mai avuto qualcosa prima non ti manca quando non c’è più? Sto tirando a indovinare, naturalmente. I rettilinei sono lunghi in Qatar e la Honda è veloce. Non proprio come la Ducati ma nemmeno molto lontana.

Visti da fuori? Le partenze dei piloti Honda hanno richiesto un po’ di tempo prima di fare progressi. Hanno un nuovo dispositivo di partenza all’anteriore da provare e utilizzare in combinazione col loro dispositivo di partenza al posteriore.

Takaaki Nakagami, LCR Honda, Qatar MotoGP™ Official Test

Non ho visto nessuno scatto impressionante da parte di uno dei piloti Honda fino alle ultime ore disponibili quando, sia Taka Nakagami che Pol hanno davvero sbalordito! Forse gli ingegneri Honda hanno dovuto fare degli aggiustamenti, forse i piloti hanno semplicemente impiegato del tempo per capirne il funzionamento ottimale. In entrambi i casi hanno dimostrato di essere pronti.

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