Quartararo-Yamaha, le novità 2021 di un binomio vincente

Il francese confessa ciò che si nasconde dietro le due vittorie consecutive. Fare un passo indietro per mirare al titolo

Il Grande Prémio 888 de Portugal è il terzo evento della stagione e, proprio a Portimao, Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP) si è assicurato la pole position, seppur per essere stata cancellata ad un altro pilota, e poi ha sigillato la vittoria diventando il leader del campionato del mondo.

Fabio Quartararo, Monster Energy Yamaha MotoGP, Grande Prémio 888 de Portugal

Allo stesso punto della stagione 2020, dopo tre gare appunto, El Diablo era in vetta alla classifica generale, un’esperienza inedita a quel tempo per lui, ma ora è un piazzamento che non intende abbandonare. Quartararo spiega il radicale cambio di mentalità che c’è dietro a questo risultati: “Mi sento totalmente diverso - ha esordito il pilota Yamaha quando gli è stato chiesto se avesse cambiato atteggiamento rispetto all’anno scorso - Quando vinci le prime due gare di fila con un vantaggio di quattro secondi, pensi di aver fatto un buon inizio e di mantenere quel ritmo, ma gli altri lavorano duramente per superarti” ha spiegato riferendosi all’inizio del Campionato 2020 quando vinse entrambi gli appuntamenti a Jerez.

Dopo essersi assicurato il titolo di rookie of the year nel 2019 e poi a inizio anno l’infortunio di Marc Marquez (Repsol Honda Team), Quartararo ha vissuto mesi in cui le aspettative su di lui erano alte, molto alte. Il 2020 era il suo anno. Con la stessa moto dei piloti ufficiali, Maverick Viñales e Valentino Rossi che lo hanno raggiunto sul podio del GP dell’Andalusia, e un pacchetto apparentemente superiore, Yamaha e Quartararo sembravano destinati a dominare la stagione. Ma, come sappiamo, non è andata così.

“In realtà in questo momento sto pensando gara per gara. Quando ho vinto le due gare a Jerez ero come, wow, siamo primi nel campionato. Non ero mai stato in quella posizione. È stato strano per me. Ecco perché in questo momento non sto guardando al campionato. Sto solo pensando alla prossima gara per andare avanti. Durante il pre-stagione ho lavorato bene col mio psicologo. Sento che tutti gli esercizi che mi ha dato erano adatti a me e mi tengono calmo” ha spiegato Quartararo.

“Onestamente, la Yamaha ha fatto un grande passo rispetto all’anno scorso. Ma per quel che riguarda me, mentalmente mi sento più forte. L’anno scorso dopo Aragon, ho perso la possibilità di lottare per il titolo con Joan. Ho imparato molto l’anno scorso. Quando la moto non andava bene ero sempre negativo e sono cambiato totalmente. Sentirsi sempre positivi penso sia fantastico. Quando sono arrivato qui, sapevo che la moto andasse bene. Anche se c’erano alcune cose che non erano perfette pensavo solo a ciò che già funzionava. Per impostare il ritmo di oggi, perché non era facile, ero concentrato. Penso che il 70% dipenda dalla mente”.

Questo dice tutto. Nel 2020 si è trovato a vincere due gare in una settimana per poi finire fuori dalla top 10 terminando poi la stagione all’ottavo posto. Yamaha, da parte sua, ha fatto miracoli durante l’inverno per risolvere i problemi del 2020. Accoppiate questo con un nuovo Quartararo e assistiamo a una miscela formidabile.

El Diablo ha poi spiegato i miglioramenti rilevati nella YZR-M1 del 2021: “Penso che come tutti sanno, l’anno scorso abbiamo avuto un sacco di problemi col motore e con l’elettronica. Quindi abbiamo dovuto togliere un sacco di cose con le quali ci stavamo trovando bene. Quest’anno partiamo con una buona base”.

“Mi sento meglio con il nuovo telaio. Ho più feedback e ciò mi permette di andare più veloce. Se non sento l’anteriore, sono perso. Come a Valencia l’anno scorso, è stato un disastro totale. Al secondo GP del Qatar avevo un ottimo feeling con l’anteriore ed è stato bello fare i sorpassi”.

“Qui abbiamo avuto esattamente la stessa sensazione arrivando alla terza curva. La prima, dove ho sorpassato Alex, mi sentivo al limite ma ho sentito ogni movimento del davanti. Sentivo che stava andando bene. Dal punto di vista dell’elettronica siamo a posto”.

Vincere su due piste completamente diverse come il Losail International Circuit e l’Algarve International Circuit fa pensare che per Quartararo e Yamaha questa sia tutto un altro tipo di stagione: “Onestamente, mi sento come nel 2019 quando la moto funzionava altrettanto bene. Non tocchiamo la moto. Siamo arrivati qui ed è esattamente la stessa del Qatar, cambiando solo alcuni dettagli. Non ci chiediamo se dobbiamo provare questo o quello. Nel 2019 è stato così. Se vedi la differenza tra il Qatar e qui (Portimao), sono piste completamente diverse. Questo significa che la moto sta andando bene. Sono abbastanza sicuro che  funzionerà così su tutte le piste quest’anno. Forse faremo fatica in alcuni GP ma penso che la moto stia andando bene ovunque”.

La prossima tappa del Campionato del Mondo si svolgerà al Circuito de Jerez-Angel Nieto, lo stesso scenario dove l’anno scorso il francese conquistò le sue prime due vittorie in MotoGP™️ ed è una pista con un layout favorevole alla Yamaha. Dal 2005 al 2020, solo in due occasioni la casa di Iwata non ha avuto rappresentanti sul podio: 2006 (Capirossi, Pedrosa, Hayden) e 2017 (Marc Marquez, Pedrosa, Lorenzo). In questo momento, sarebbe una sorpresa non vedere almeno la M1 col numero #20 al parco chiuso.

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