Dove potrebbero finire Mir e Rins nel 2023?

I due ora sono liberi e sul mercato: ecco i possibili scenari

Un ex campione del mondo MotoGP™ e un pilota salito per tre volte sul gradino più alto del podio sono ora liberi e in cerca di una sella: di qui uno scossone che ha mosso le acque del mercato per il 2023, nel quale Joan Mir e Alex Rins piombano stimolando più di un interesse. Secondo quanto affermato giovedì in vista del Gran Premio SHARK di Francia, infatti, i manager della coppia attualmente in blu hanno intavolato delle discussioni con tutti e cinque i marchi presenti in top class dopo l’annuncio della possibilità che Suzuki Motor Corporation si ritiri dalla MotoGP™ a fine 2022, attualmente in fase di discussione con Dorna. 

Con queste premesse, dove potrebbero trovare casa i due spagnoli?

Per Mir, una tuta con i colori Repsol Honda non è affatto da escludersi, con l’iberico che non ha nascosto l’esistenza di un dialogo con HRC: “Da Jerez, siamo ufficialmente sul mercato”, ha detto. “Stavamo discutendo il rinnovo con Suzuki, quando è successo quel che è successo. Ora, di certo, il mio manager avrà più da fare di quanto aveva previsto. Sta parlando con Honda, e con altri marchi, per garantirmi un futuro. Ma non è facile”. 

“Se ho fretta? Non particolarmente. Se chiedi a qualsiasi pilota del paddock se preferirebbe essere sistemato per il futuro o no, risponderebbe di sì. Siamo tutti uguali sotto questo aspetto. Quando ci sarà qualcosa di concreto sarà un bene per me e per tutti". 

Pol Espargaro, attualmente in Repsol Honda, ha liquidato le notizie che lo davano già come un ex per il 2023, sostituito da proprio da Mir, come ‘fake news’. Ma ha ammesso che sta sondando il terreno per un potenziale piano B. 

“Ho un contratto con Honda fino alla fine dell’anno”, ha detto. “Siamo in un mercato in cui Honda cerca un pilota e io cerco una moto. Forse ci metteremo d’accordo, forse intraprenderemo strade diverse. Ci sono altri posti liberi in top class. Sono un pilota MotoGP, ci sono altri posti dove andare, se non troverò un’intesa con Honda”. 

E che ne sarà invece di Rins? Anche lui spiazzato mentre era in ballo per essere confermato in Suzuki, si trova in cerca di una sella. Alcuni lo hanno accostato alla Yamaha a causa delle similitudini fra la M1 e la GSX-RR. Ma con Quartarato vicino al rinnovo con la casa di Iwata e nel team ufficiale, non ci sarebbero posti disponibili. 

Franco Morbidelli, l’altro ufficiale del marchio dei tre diapason, ha già un contratto in tasca: “Sarò con Yamaha l’anno prossimo, poi vedremo. Il fatto che ci siano due piloti forti a piedi creerà degli scossoni sul mercato ma non penso possa influenzare il mio futuro nel breve termine”. 

A questo punto, Rins potrebbe accettare un posto nel team satellite Yamaha? Oppure in Aprilia, Ducati o KTM? E se fosse in corsa anche lui per un posto in Repsol Honda? Le domande, come ha ammesso il 26enne, sono molte. Le risposte, invece, poche. 

“Al momento non c’è nulla per l’anno prossimo”, ha detto. “Di certo il mio manager sarà più impegnato che nelle settimane precedenti. Devo solo continuare a fare quello che sto facendo. Onestamente, per me è uno stimolo, perché la nostra moto è giusta. È il miglior pacchetto che abbiamo mai avuto. Gli mostreremo che hanno preso la decisione sbagliata. Il piano era di continuare insieme, ne stavamo parlando. Se Livio [Suppo] o [Shinichi] Sahara-san avessero saputo ciò che stava per accadere, le negoziazioni non sarebbero nemmeno iniziate”. 

“Il mercato piloti ora è cambiato. Joan e io stiamo lasciando Suzuki. Anzi, loro ci stanno lasciando. Dobbiamo andare da un’altra parte. Non voglio che accada niente di spiacevole agli altri piloti. Non voglio che una mossa lasci un altro pilota senza una sella, ma la situazione è particolare. Non sono nella posizione di poter dire quale moto vorrei per l’anno prossimo. Sul tavolo ci sono solo numeri di telefono al momento”. 

Alex Rins, Team Suzuki Ecstar, Jerez MotoGP™ Official Test II

Oltre ai piloti, ci sono poi da considerare gli uomini del team che stanno cercando un impiego per il 2023. In questo senso, il paddock si è mostrato sensibile e questo sentimento è condiviso da Mir e Rins, che faranno del loro meglio per aiutare la loro “famiglia”. 

“Di certo, se potessi portare con me i miei uomini, sarebbe grandioso”, ha detto Mir. “Ma dobbiamo tenere in considerazione le caratteristiche di dove andrò, e quali condizioni troverò lì. Il team in cui andrò avrà già il suo personale, occorrerà capire se vorranno stare o andarsene. Molte cose vanno tenute in considerazione”. 

“I risultati saranno grandiosi e l’atmosfera nel mio box è fantastica, ma a volte ci sono cose che stanno al di fuori del nostro controllo. Se andremo in un’altra squadra, ci saranno delle ragioni per cui non vorrà rimpiazzare le persone che lavorano già lì. È difficile per me parlarne. Prima che le indiscrezioni sulla Honda, o questo o quell’altro, c’è il rispetto che nutro per la mia squadra. Non è facile discuterne. Non sono a mio agio”. 

“Ho dato tutto a questo team dal 2017", ha invece detto Rins. "Ho provato a dare molte indicazioni per essere competitivi, per avere una moto vincente. Anche la squadra ha dato tutto. Lo fanno dal 2013. È stato uno shock sia per me che per loro. Alla fine, penso che troverò una sistemazione per l’anno prossimo. Per loro invece è più difficile. Mi spiace, perché siamo parte della stessa famiglia. A questo punto, proviamo a finire la stagione nel migliore dei modi e godiamoci i giorni che ci restano in Suzuki”.  

 

VideoPass ti permette di goderti ogni secondo di azione LIVE and OnDemand