Molto più di un semplice numero

In vista del GP del Mugello e del ritiro del #46, una carrellata degli sportivi che hanno saputo trasformare le cifre in simboli

Questo fine settimana, nella cornice del Gran Premio d'Italia Oakley, il numero 46 verrà ritirato dalla MotoGP™ per celebrare Valentino Rossi, campione e icona delle due ruote, protagonista in 26 stagioni di Gran Premi. 

In vista della cerimonia, per la quale è prevista grande affluenza, ecco una carrellata di atleti che hanno reso iconici i loro numeri.

Cristiano Ronaldo – 7

La superstar portoghese del Manchester United è conosciuta per le sue doti di goleador e per il contributo che ha dato al calcio.

Il suo curriculum: 800 gol in carriera, sei Palloni d'Oro, cinque Champions League, il Campionato Europeo 2016. E ancora: scudetti e coppe in Spagna, Inghilterra e Italia. Ha indossato il numero 7 per alcune delle più grandi squadre di calcio del mondo e sviluppato il marchio CR7, celebre in tutto il globo.

Michael Jordan – 23

Con sei titoli NBA, Michael Jordan è un nome conosciuto in tutto il mondo grazie ai suoi exploit con i Chicago Bulls negli anni '90. Dopo il suo ritiro, nel 1993, il numero 23 è stato ritirato in suo onore. Ma nel 1994 Jordan è tornato in campo indossando il 45, prima di tornare al numero di cui era diventato sinonimo.

Tom Brady – 12

Brady è diventato il giocatore di football americano di maggior successo di tutti i tempi. Ha ottenuto più titoli Superbowl di chiunque altro: sei con i New England Patriots, mentre portava il famoso numero 12 sulla maglia, e uno con i Tampa Bay Buccaneers.

Wayne Gretzky – 99

Sai di aver lasciato un impatto duraturo nel tuo sport quando l'ente organizzatore decide di ritirare il tuo numero. La NHL ha conferito questo onore alla leggenda dell'hockey su ghiaccio Wayne Gretsky nel 1999. Il canadese ha vinto quattro Stanely Cup, il trofeo più importante di questo sport, oltre a numerosi premi individuali durante un'incredibile carriera che lo ha visto celebrato come il più grande giocatore di tutti i tempi.

Jonah Lomu – 11

Nella Rugby Union il numero non appartiene a un giocatore, ma a una posizione. Dall’1 al 15, rappresentano ruoli ben definiti all’interno delle squadre. L’11 è l’ala sinistra. Sono stati tanti i giocatori di livello mondiale a indossare questo numero, ma pochi si sono avvicinati alle vertiginose vette di fama e popolarità raggiunte dal compianto Jonah Lomu. Nel 1995, quando la Coppa del Mondo si è svolta in Sud Africa, il neozelandese è diventato una superstar meta dopo meta. Nonostante non abbia vinto la Coppa del Mondo, è stato capocannoniere e ha vinto diversi titoli di club e non solo.

I due maghi argentini – 10

Di eccezionali numeri 10 l’Argentina ne ha sfornati tanti, ma due in particolare sono venerati nel mondo del calcio più di chiunque altro. Il primo è Diego Maradona, passato dall'esordio con la nazionale all'età di 16 anni alla vittoria della Coppa del Mondo nel 1986. Vera leggenda del pallone, Maradona ha giocato per squadre del calibro di Boca Juniors, Barcellona e Napoli, lasciando il segno ovunque.

Per anni chi ha indossato la maglia numero 10 dell'Argentina ha vissuto all'ombra di Maradona. Almeno fino all'arrivo di un certo Lionel Messi. Attualmente in forze al PSG, in Francia (dove indossa la maglia numero 30), Messi è considerato da molti il ​​​​più grande giocatore di sempre. Le sue imprese con Barcellona e Argentina lo hanno visto ottenere sette Palloni d'Oro, quattro Champions League, una Copa America e non solo.

Lewis Hamilton – 44

Ha scelto il 44 perché è il portafortuna della sua famiglia: il fuoriclasse della Formula 1 Lewis Hamilton lo usa dal 2014. Il britannico ha vinto sette titoli mondiali e pareggiato il record di Michael Schumacher. Suo invece il primato di vittorie, pole position e podi nella F1. Ampiamente riconosciuto come uno dei più grandi piloti di tutti i tempi, Hamilton è un altro atleta diventato sinonimo del suo numero.

 

 

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