Marquez, un ultimo ostacolo prima del Test in Malesia

Soltanto uno scoglio da superare per l’otto volte campione del mondo che punta a scendere in pista a Sepang

Marc Marquez (Repsol Honda Team) ha svelato che solo un ostacolo è ancora presente sulla sua strada prima di scendere in pista per il Test Ufficiale pre 2022 in programma in Malesia. Lo spagnolo punta a riprendersi da quello che descrive come “il momento più difficile della sua carriera”. L’otto volte campione del mondo ha dichiarato che se riuscirà a trascorrere una giornata senza problemi su uno dei circuiti che fanno parte del calendario allora probabilmente gli verrà dato il via libera per tornare in sella a una MotoGP™ dopo che l’ultima volta era stata in occasione del Gran Premio dell’Emilia Romagna disputato a ottobre.

Marquez è tornato in sella a una moto da cross a inizio settimana dopo "un chiaro miglioramento nella visione" come confermato dal Dottor Sánchez Dalmau. Il suo recupero dal problema della diplopia continua a procedere bene e ora salgono le possibilità di vederlo in pista nei test pre stagione in programma in Malesia e Indonesia.

"Prima di tutto, sono davvero contento dopo tre mesi difficili," ha spiegato lo spagnolo in occasione della presentazione del team 2022. "Un problema alla vista non è mai una cosa semplice. Nell’ultimo mese ho iniziato a sentirmi sempre meglio e si tratta di una bella sensazione. Da quando mi sono infortunato è stata dura ma ho semplicemente seguito il consiglio del mio medico, lo stesso che nel 2011 mi ha messo a posto la vista. Si tratta di un percorso molto lento ma sapevo che sarebbe stato così nel momento in cui mi sono infortunato dato che si tratta di un nervo che condiziona direttamente il muscolo. Si tratta dello stesso nervo legato all’infortunio che ho patito nel 2011”.

"Da quel momento è stata dura dato che non si sa mai ma in questo ultimo mese e soprattutto nell’ultima settimana ho avvertito dei miglioramenti. In questa settimana mi sono sottoposto a un controllo medico e le mie sensazioni in sostanza hanno trovato dei riscontri nei risultati del controllo. Sono rimasto molto contento del fatto che mi abbia permesso di tornare di nuovo in sella alla moto e ho scelto una moto da cross dato che è proprio quella che guidavo quando mi sono fatto male”.

"Il motocross è davvero impegnativo, devi essere molto preciso e compiere dei salti, delle salite e delle discese e provare tutti gli aspetti legati alla tua vista. Adesso non vedo l’ora di compiere il prossimo step. Repsol Honda sta provando a organizzare un test con una CBR1000 o forse con la RCV. Vediamo se riusciremo a organizzarlo in tempi brevi per provarla su un circuito tra quelli presenti in calendario”.

"Da quando mi sono infortunato, il mio obiettivo è stato quello di essere presente al primo test o alla prima gara e sembra che siamo su questa strada. Ora ho bisogno di una giornata di test su una pista tra quelle presenti in calendario per svolgere un’intera giornata con tanti giri per vedere se quando mi stanco accuso dei problemi. Dobbiamo valutare queste cose prima di avere il via libera per essere presente nel Test in programma in Malesia”.

Il numero 93 ha anche descritto le difficoltà a livello mentale che ha affrontato da quando gli è stata diagnosticata la diplopia per la seconda volta. Ha ammesso che nella sua testa sono emersi dei seri dubbi legati al suo futuro in MotoGP™.

"Forse è stato il momento più difficile della mia carriera. Questo è il quarto inverno che mi vede infortunato. Prima, la spalla destra, poi la sinistra, poi il braccio e quando tutto sembrava andare sempre meglio è arrivato un altro infortunio dopo aver vinto ad Austin e Misano nel momento in cui mi sentivo bene, ma nella vita non si sa mai. È stata dura, è vero. Non auguro a nessuno questo tipo di sensazioni”.

"Non si tratta di qualcosa con cui puoi giocare dicendo ‘sì, ok, ci proverò’. O ci vedi bene oppure no. Il dottore non mi diceva ‘ci vorrà un mese, tre mesi o sei’, non lo sapeva. Tutte le ipotesi erano sul tavolo: un intervento, il tempo e anche la possibilità di non guidare una moto. È stato un periodo difficile dato che non conoscevo il mio futuro".

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