Giappone e Marquez, una storia di odio e amore

Il pilota Honda non ha mai vinto a Motegi nella classe regina, ma proprio lì fu incoronato campione del mondo nel 2014.

Marc Marquez continua a siglare record personali e dopo la sua vittoria ad Aragon ha raggiunto quota 54 gradini più alti del podio. Lo stesso numero di una leggenda del motociclismo e del box Repsol, Mick Doohan. Il successo ad Alcañiz è stato decisivo per Marquez e il prossimo GP, in programma dal 14 ottobre sul tracciato nipponico di Motegi, potrà chiudere il campionato. Questo se il talento di Cervera vincerà e il suo successo sarà legato ai risultati degli inseguitori, primo di tutti Valentino Rossi (Movistar Yamaha). Ma la pista del Sol Levante ha riservato sempre gradi soddisfazioni o delusioni al due volte campione e proprio a Motegi il numero 93 non ha mai vinto così come sulla pista austriaca del Red Bull Ring.

Nel 2013 il GP del Giappone è la diciassettesima prova della stagione. È l’anno del debutto di Marquez nella massima cilindrata e la stella nascente del motociclismo ha fatto sue sei gare e otto podi prima di arrivare al Twin Ring. Come leader del campionato. Marquez ha un vantaggio di 18 punti sull'inseguitore e iridato in carica, Jorge Lorenzo del team Movistar Yamaha. Il fine settimana è caratterizzato dalla pioggia; la domenica il pilota HRC è vittima di una caduta nel corso del warm up e in gara nulla può contro il veloce maiorchino che lo precede sotto la bandiera a scacchi. La corsa è del numero 99 ma a Valencia il giovane catalano festeggiò il suo primo successo iridato nella classe regina.

La stagione seguente è quella delle conferme per il pilota Honda, il motociclismo scopre un nuovo fuori quota e Marquez domina in modo assoluto vincendo le prime dieci gare dell’anno. Il campione del mondo in carica lascia Silverstone con il suo undicesimo successo e parte per il triplete asiatico. Il GP del Giappone è il primo dei tre appuntamenti nel 2014 il pilota HRC sembra destinato a fare sua anche la gara del Sol Levante. Ma non è così, Marquez lascia la pole ad Andrea Dovizioso e alla Ducati e scatta dalla seconda fila. Vince ancora Lorenzo ma il secondo posto serve a Marquez per fare suo il campionato del mondo.

Il 2015 è il terzo anno di Marquez nella massima cilindrata del MotoGP™ e la stagione è difficile. Il due volte iridato è vittima di molte cadute e arriva in Giappone, quindicesima prova in calendario, con quattro gradini più alti del podio ma molto distante dalla vetta iridata. La mancanza di pressione può essere positiva per invertire il trend a Motegi. Marquez parte dalla prima fila ma deve cedere il passo al suo compagno di box Dani Pedrosa e ai rivali di Movistar Yamaha. Non solo per l’ennesima volta non vince ma addirittura è fuori dal podio.

Marc Marquez, Repsol Honda Team, Japanese GP

Nel 2016 la stagione è ancora nel segno di Marquez, indiscusso leader della categoria regina e avviato verso il suo terzo successo iridato nella serie maggiore con 52 punti di vantaggio su Rossi. Come nel 2014 a Motegi potrebbe essere ancora festa grande, magari con la vittoria tanto attesa oppure, potrebbe riservare ancora delusioni.