A Pedrosa la prima andalusa

Le Honda dominatrici del venerdì spagnolo ma Marquez è dietro. La miglior Yamaha è quella di Viñales, sesto. Bene Ducati

Le prime libere a Jerez de la Frontera si chiudono con il miglior tempo di Dani Pedrosa. Il pilota Repsol Honda conferma il primato della sessione mattutina, segnata dalla pioggia, e mette a referto il crono di 1:39.420s. Un bel segnale quello del numero 26 che primeggia su un tris formato da sole moto dell’ala. La prima non Honda è la Ducati di Jorge Lorenzo, da subito a suo agio sulla pista spagnola.

Le condizioni climatiche sono mutate in meglio nel pomeriggio andaluso. Pedrosa conferma la sua competitività al quarto GP della stagione e dopo metà sessione pomeridiana è già davanti. Quello che non riesce al compagno di box Marc Marquez. Il campione del mondo in carica chiude le sue libere come quattordicesimo della combinata a 1,4s dal collega.

“Mi sono concentrati soprattutto sul lavoro per la gara”, afferma il numero 93. “Se si guarda la posizione siamo lontani, ma ci sono aspetti positivi; nel pomeriggio abbiamo usato gli stessi pneumatici e alla fine abbiamo deciso di non cercare il tempo perché abbiamo lavorato in parallelo su due configurazioni di assetto”.

Jack Miller (EG 0,0 Marc VDS) è secondo alle spalle del numero 26 HRC. Tra i due piloti Honda 0,544s mentre al terzo posto Cal Crutchlow, portacolori LCR, che si ferma a 0,625s da Pedrosa.

A meno cinque minuti dalla fine Jorge Lorenzo risale con un balzo la classifica delle basse posizioni e in due passaggi è primo. Solo il primato di Pedrosa e la rimonta di altri piloti gli faranno chiudere le libere in quarta posizione a 0,871s di ritardo davanti a Danilo Petrucci (Octo Pramac Racing), quinto a meno di un secondo dalla vetta. Andrea Dovizioso, compagno di box del maiorchino, è ottavo.

La miglior Yamaha è quella ufficiale di Maverick Viñales (Movistar Yamaha) che alla fine sarà sesto pagando un ritardo di 0,9s dal connazionale. L’ex leader della classifica iridato sarà protagonista anche di una caduta alla curva 9.

Più arretrato il suo compagno di scuderia Valentino Rossi che lavora in vista delle qualifiche nonostante le condizioni variabili del primo giorno a Jerez. Il Dottore, primo in classifica iridata, chiude come dodicesimo dopo avre provato una nuova carenatura.  

“Abbiamo provato a cambiare carena, ma non è andata come pensavamo e quindi siamo tornati indietro”. Dice Viñales, anche lui alle prese con un venerdì difficile e il cambio di carenatura. “Nel terzo settore la moto scivola e anche la pista è difficile; mi sento bene e con la gomma media siamo i più veloci”

I piloti Monster Yamaha Tech 3 si piazzano al tredicesimo e al quindicesimo posto con Jonas Folger meglio Johann Zarco.

Per Andrea Iannone (Suzuki Ecstar) un ritorno in Europa che inizia con delle difficoltà e chiude le prime libere con il sedicesimo tempo mentre il collaudatore Takuya Tsuda, sostituto di Alex Rins, lavora sulle nuove carene aerodinamiche nel corso della FP2.

“Non è stato un giorno facile”, le parole di Iannone. “Ho un buon feeling con il telaio ma la distanza dai migliori è troppa. Dobbiamo migliorare, soprattutto l’elettronica. In accelerazione è difficile controllare la moto e questo mi fa perdere tempo. Ho piena fiducia nel mio team e spero che domani la situazione cambi”.

La FP2 di Aleix Espargaro (Aprilia Racing Team Gresini) è segnata da una caduta alla curva 9 e il pilota catalano metterà a referto il decimo crono davanti alla KTM del fratello Pol.

I tempi della giornata sono consultabili qui.

Sabato la FP3 della classe regina inizierà alle 9:55.

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